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Data di pubblicazione:17/03/2002
Fonte:PMNet.it
Titolo dell’articolo:Trenitalia: il capotreno irraggiungibile
Testo dell’articolo:Viaggio raramente in treno. Salito recentemente alla stazione di Fossano, Linea Torino - Savona, diretto a Mondovì, ho avuto modo di fare una riflessione di natura ergonomica: il cartello diretto al viaggiatore ricorda di regolarizzare la propria posizione di utente del servizio, recitando tra l' altro, a proposito di biglietto: << Se non lo avete acquistato o convalidato, andate subito nella prima carrozza e avvisate il capotreno>>.
Sapete qual è il ridicolo da un punto di vista ergonomico? Che il cartello è affisso praticamente presso tutti gli accessi ai corridoi delle carrozze, a sinistra e a destra di chi sale! Come si può sapere dove sta la "prima carrozza?" . Se tizio accede e si dirige verso sinistra, ad esempio, ignorando in buona fede che alla sua destra c'è un segnale SICURAMENTE contraddittorio da un punto di vista ergonomico, egli proseguirà in quella direzione e magari il capotreno "dimora" all'estremità opposta della carovana di carrozze.
Non sarà perciò colpa sua se, coll'animo di mettersi in regola, dopo aver impiegato un tempo assai lungo, perché ogni ordine di posti è occupato e le decine e decine di valigie che accompagnano i viaggiatori sono disposte alla carlona unicamente perché non si sapeva più dove sistemarle, raggiunge trafelato quella che lui identifica come meta e scopre, Porca Puzzola! - che l'irraggiungibile controllore (ragionamento intuitivo, da vittima di un raggiro ergonomico) stava all'altra estremità del treno! E se nel tornare indietro giungesse nel frattempo a destinazione? Lecito credere che scenderebbe. Un caso limite? Per viaggi di breve durata il problema esiste certamente.
Non sarebbe meglio scrivere: « Nella carrozza (ad esempio di testa, n.d.r.) che segue il senso di marcia del treno»?. A quel punto solo lo smemorato di Collegno potrebbe avere dubbi...
Resterebbe un problema di ambiguità per i treni che, per portare a termine l'itinerario prefissato, invertono la direzione di marcia in determinate stazioni (es. Fossano per andare a Limone Piemonte, venendo da Savona). Potrebbe qui succedere che il viaggiatore che sale su un treno che ha visto arrivare dalla direzione di Savona, sapendo che è diretto a Limone Piemonte, ma senza sapere dell'inversione di marcia (anche perché, magari, ebbe a suo tempo uno zero in geografia sulla pagella), si precipiti in direzione Torino.
Ma in questi casi dovrebbe scattare una molla intuitiva non appena il treno si avvia (che molte volte è preceduta dalla curiosa sensazione "Ho sbagliato treno" !) e comunque bisognerebbe, a corredo della proposta, far cambiare carrozza, facendogli fare due passi che fanno sempre bene, al capotreno...
Buon viaggio!

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