<< Notizia precedente - Clicca qui per chiudere questa finestra - Notizia successiva >>

Data di pubblicazione:10/01/2003
Fonte:La Stampa edizione Torino cronaca
Titolo dell’articolo:Trenitalia ancora sotto accusa per le carenze dell’interregionale partito ieri alle 6.50
Testo dell’articolo:To-Milano, il caos non cambia linea. I pendolari: servizio efficiente ancora lontano
Una volta è l´impianto di riscaldamento che va in tilt, ovviamente in pieno inverno; un´altra l´illuminazione negata dal fusibile traditore; un´altra ancora le porte che non si aprono, o si aprono sul lato opposto a quello della pensilina. Se tutto va bene, i pendolari che ogni mattina partono da Torino Porta Nuova diretti alla stazione di Milano Centrale (con ritorno la sera) devono sorbirsi i soliti 5-10-15 minuti di ritardo: fisiologico per le Ferrovie, cronico per chi è atteso dal lavoro quotidiano e da capi-ufficio non sempre benevoli negli uffici disseminati intorno al Pirellone. Ieri mattina l´ennesimo guaio sull´Interregionale 2005 in partenza da Torino alle 6,50. Versione dei passeggeri: tre delle dodici carrozze che componevano il convoglio erano fuori uso. Due perché trasformate in celle frigorifere dalla rottura dell´impianto di riscaldamento; una, di prima classe, resa inaccessibile o quasi da due porte bloccate. Trenitalia ridimensiona: una carrozza era effettivamente inagibile perché - causa il flop delle batterie - era priva di riscaldamento. L´altra aveva due porte inservibili, d´accordo, ma poteva essere raggiunta dall´interno del treno o servendosi di quelle rimanenti. Tante scuse e arrivederci. Arrivederci alla prossima, hanno replicato molti passeggeri, dopo essersi rifiutati di esibire l´abbonamento al capo-treno. E´ così da quasi tre anni: da quando il 5 dicembre del Duemila - un mercoledì di ordinario disagio sull´Interregionale di ritorno a Torino - centinaia di passeggeri esasperati dall´insufficienza dei posti a sedere ha invitato un cronista della Stampa a farsi un viaggetto con loro. Obiettivo: verificare «in presa diretta» i problemi registrati quasi ogni giorno su una delle tratte ferroviarie «strategiche» per migliaia di persone. Da allora è stato un alternarsi di proteste puntualmente seguite dalle scuse dell´azienda e da una serie di giustificazioni non sempre convincenti. Non che le Ferrovie, o meglio Trenitalia, abbiano trascurato l´emergenza vissuta da quanti - pur contestando vivacemente - non sono mai andati oltre «disubbidienze» simboliche. Dal dialogo con i più motivati fra i pendolari, costituitisi in comitato, è nato un confronto al quale vanno ascritte le migliorie degli ultimi tempi. Nel febbraio 2001, per dirne una, l´azienda ha aggiunto sulla linea una coppia di treni supplementare. Anche sul fronte della pulizia c´è stato un cambio di marcia, archiviando situazioni vergognose. Ma alcuni problemi (dai ritardi all´anzianità del materiale rotabile) si direbbero inossidabili allo scorrere del tempo e alle tappe di una storia scandita da capitoli diversi. Basta una rapida ricerca d´archivio per ritrovarli negli svariati titoli che il nostro giornale ha dedicato all´argomento: «Odissea sul Torino-Milano»; «La protesta dei pendolari arriva a Roma»; «Il treno scandalo ferma in Procura»; «Sulla To-Mi arriva puntuale solo il ritardo»; «To-Milano, l´Intercity raddoppia»... Sull´onda dell´esasperazione, il comitato-pendolari presentò persino un esposto in Procura finito in chissà quale cassetto. Storia infinita, quella della Torino-Milano. Almeno fino al 2005, quando il completamento del progetto dell´Alta capacità raddoppierà i binari sulla linea e - si spera - diminuirà i disagi.

<< Notizia precedente - Clicca qui per chiudere questa finestra - Notizia successiva >>




Per visualizzare una news, è sufficiente selezionarne il titolo nel riquadro qui sotto:

Visualizzatore news sviluppato dal Comitato spontaneo Pendolari Bra ed Alba - www.pendolaribra.it - www.pendolaribra.altervista.org - pendolaribra@tiscali.it