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Data di pubblicazione:16/01/2003
Fonte:La Stampa edizione di Torino
Titolo dell’articolo:Torino-Pinerolo: i pendolari occupano la stazione
Testo dell’articolo:Stipati come sardine sul treno Pinerolo-Torino, nel primo giorno di targhe alterne. E' scoppiata la rivolta ieri mattina nella piccola stazione ferroviaria di Candiolo, occupata da duecento pendolari imbufaliti, rimasti a «terra» per il sovraffollamento delle carrozze. Per protesta impiegati, studenti e operai hanno invaso in massa i binari, paralizzando per quasi un'ora tutta la linea. Per errore il treno di punta, il «Taf» (ovvero treno ad alta frequentazione), in partenza alle 7,30 da Pinerolo, è stato sostituito con un convoglio a tre carrozze, con trecento posti a sedere e poco più di un centinaio in piedi. Risultato? Il caos. «Già dalla partenza ci siamo dovuti schiacciare uno contro l'altro. Scandaloso», raccontano i pendolari pinerolesi. Così quando il «trenino», numero «4352», ha fatto tappa a Candiolo, nessuno dei duecento pendolari in attesa sotto la pensilina della stazione, è riuscito a salire sui vagoni. Tutti respinti dalla calca. A quel punto è espolosa la protesta, con l'invasione dei binari. «Qualcuno ci deve ascoltare perché siamo stufi di viaggiare così tutte le mattine, ammucchiati come bestie», spiegano. Vagoni sempre stracolmi fino alla stazione del Lingotto, dove inizia il deflusso: una situazione al limite del collasso denunciata più volte anche dal comitato di pendolari che da anni si battono per il potenziamento della linea. Ieri, però, l'incremento di passeggeri dovuto al blocco delle auto ha alimentato la rivolta. «Il sovraffollamento? Dovevano prevederlo, ma evidentemente chi programma queste cose non è abituato a prendere il treno», ironizzano. Alla direzione regionale delle ferrovie ammettono l'errore. «Siamo davvero spiacenti per l'accaduto e ce ne scusiamo con la clientela: i responsabili di questo disservizio sono già stati individuati. Di certo prenderemo provvedimenti». Con l'arrivo del «Taf», partito in coda al «trenino» numero «4352», la situazione si è poi risolta.
Le targhe alterne a Chieri hanno avuto, invece, qualche eccezione. Nelle borgate e nelle frazioni come Fontaneto e Pessione, poco coperte dai servizi di trasporto pubblico hanno potuto circolare anche le auto non ecologiche. La circolazione a targhe alterne è stata estesa a tutto il centro, mentre è esnte dal divieto l´anello della circonvalazione interna da via Matteotti a viale Fasano. Il blocco è stato rispettato anche se l´assessore ai Trasporti Roberto Palma ha chiesto ai vigili di rimandare le multe alla prossima settimana per dare tempo a tutti di informarsi. A Moncalieri sono state fatte sei contravvenzioni. Pochi controlli, quindi, con i vigili impeganti a dirigere il traffico in un punto nevralgico della città a causa di un guasto a un semaforo. A Nichelino il traffico si è ridotto del 20 per cento in centro. Pochissime le multe. «I vigili, in questo primo giorno di targhe alterne, hanno cercato di informare gli automobilisti sui contenuti dei divieti e sulle motivazioni, limitando invece le sanzioni», spiega il sindaco Pier Bartolo Piovano, da sempre scettico sull'utilità delle targhe alterne. A Orbassano era in vigore solo il divieto alle auto non catalitiche. In tutto sei contravvenzioni. «Per tutta la gionata abbiamo risposto ad un valanga di telefonate, per dare informazioni sui divieti e sulle sanzioni», spiegano al comando della polizia municipale.

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