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Data di pubblicazione:16/01/2003
Fonte:La Stampa edizione di Torino
Titolo dell’articolo:Chieri-Torino, odissea sui binari.
Testo dell’articolo:PENDOLARI ESASPERATI DOPO LA SOPPRESSIONE DI UN CONVOGLIO DIRETTO ALLA STAZIONE DI PORTA SUSA: «Questa linea è rimasta ferma al dopoguerra»
UN treno soppresso. Un secondo che rimane inchiodato sui binari con i freni rotti, mentre il ritardo si accumula e i minuti di attesa per i pendolari infuriati diventano ore. L´altra mattina il viaggio dei passeggeri della linea Chieri-Torino Porta Susa, si è trasformato in una odissea. Tra le vittime eccellenti anche l´assessore ai trasporti del Comune Chierese, Roberto Palma che ha varcato la soglia dell´ufficio all´alba delle 10, dopo aver guadagnato un passaggio di fortuna in auto. Convinto sostenitore dei mezzi pubblici, Palma non ha rinunciato a scrivere un lettera di protesta al Gruppo Torinese Trasporti - nato dalla fusione tra Satti e Atm - che ora gestisce la linea ferroviaria. Ma la débâcle di martedì mattina è stata la goccia che fa traboccare il vaso. I servizi della Chieri-Trofarello-Torino sono diventati argomento di una interrogazione in Regione. Giancarlo Tapparo, consigliere del Gruppo Misto «Unione Civica Riformatori», ha denunciato i numerosi disagi della linea e ha chiesto all´assessore ai trasporti «quali iniziative intenda assumere per ridurre le disfunzioni storiche della tratta». Altro nodo delle polemiche: la richiesta di migliorie. «Come mai 22 chilometri della ferrovia tra Torino-Settimo e Rivarolo Canavese sono stati elettrificati? - ha precisato il consigliere Tapparo -, mentre la linea che raggiunge Chieri sta ancora aspettando? viene considerata di serie `´B´´?». Nel libro nero degli utenti della Chieri-Torino ci sono le disfunzioni dovute al binario unico fino a Trofarello, la mancanza di sale d´aspetto, le biglietterie automatiche perennemente in tilt, gli altoparlanti che funzionano solo ogni tanto e i ritardi delle partenze. «Il treno delle 8,12 finisce sempre col partire una decina di minuti dopo» spiega l´assessore Palma dei Verdi , che pure ha fatto del trasporto pubblico un cavallo di battaglia. «Meno auto, meno inquinamento - ama ripetere -. Certo, per invogliare i pendolari a prendere il treno sarebbe utile che i mezzi fossero in orario. Martedì abbiamo sfiorato il paradosso» ammette. La motrice del treno delle 7,44 da Chieri per Porta Susa si rompe: treno soppresso. Ma i passeggeri vengono informati solo alle 8,02. Alle 8,12 ne parte un altro, tutti sulle banchine ghiacciate della stazione tirano un sospiro di sollievo. Troppo presto: anche il secondo mezzo è bloccato sui binari con problemi ai freni. Partirà più di un´ora dopo con un effetto a cascata sui ritardi. Ai pendolari non resta che aspettare, ricorrere alle auto o al pullman. Eppure l´assessore Pala non getta la spugna: «Abbiamo finalmente ricevuto il progetto definitivo per il Movicentro, la nuova grande stazione che integra trasporto ferroviario con quello di bus e automobili. Diventerà un polo strategico per tutto il Chierese. La Regione ha già stanziato i soldi e i lavori dovrebbero concludersi nel 2004. Nel frattempo però non bisogna scoraggiare i pendolari a furia di disagi». Dal Gruppo Torinese Trasporti corrono ai ripari: «Ci scusiamo con l´utenza - dicono -. Ma è stata una coincidenza sfortunata, complice anche il gelo di questi giorni che ha creato problemi all´impianto meccanico delle motrici. E´ un caso eccezionale. Quanto ai ritardi, si tratta di pochi minuti. Teniamo conto che la linea da Chieri a Torino prosegue verso Settimo e Rivarolo attraversando la zona del passante ferroviario dove i cantieri sono ancora aperti».

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