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Data di pubblicazione:19/02/2003
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:Non si può telefonare alle stazioni ferroviarie: PER INFORMAZIONI O GUASTI RESTANO SOLTANTO DEI NUMERI NAZIONALI
Testo dell’articolo:CUNEO - I numeri telefonici delle stazioni ferroviarie «Trenitalia» sono scomparsi dagli elenchi (Pagine bianche e Pagine gialle) in distribuzione in questi giorni in tutta la provincia. Chi ha bisogno di informazioni trova unicamente il «call center 892021» valido per tutta Italia, ma non utilizzabile con apparecchi cellulari. Una voce femminile; registrata, risponde: «Trenitalia, messaggio gratuito; la informiamo che il costo della telefonata è di 5 centesimi virgola 1 alla risposta e di 2 centesimi virgola 2 per ogni minuto di conversazione, Iva esclusa. Se desidera accedere al servizio informazioni digiti 1, se desidera accedere al servizio di prenotazioni e acquisto dei biglietti digiti 2, se desidera accedere ai programmi Formula treno e Intercity card digiti 3, se desidera essere informato sulle variazioni dell´orario in corso digiti 4». Premendo il 4 si ottiene questa frase: «Per informazioni sull´orario dei treni dica ´orario´, per altre informazioni dica ´altro». Dopo 38 secondi di attesa a chi ha pronunciato la parola chiave risponde un operatore. Alla richiesta di parlare con la stazione di Cuneo viene detto: «No, non è possibile, non esiste più la linea esterna da quando le Fs sono state privatizzate, lo si può se si conosce qualche dipendente dal quale ottenere il numero passante; mi spiace, buongiorno».
In altra parte degli elenchi sotto la voce «Ferrovie dello Stato» figura quello della Gestione merci e lo 0116651111 corrispondente alla stazione torinese di Porta Nuova: una registrazione rimanda al «call center 892021». Alla direzione del compartimento di Torino, dopo avere comunicato che da ieri il famigerato ascensore della stazione di Cuneo è stato rimesso in moto, confermano che l´abolizione dei numeri rientra in una «filosofia di razionalizzazione del servizio mirante al risparmio di personale, quindi ovunque sono stati aboliti i centralini con esito soddisfacente esternato dal 90 per cento degli utenti». Un piano che, secondo i sindacati dei ferrovieri Filt, Fit e Uiltrasporti, al di là delle limitazioni telefoniche, oltre che a danneggiare l´occupazione, nuoce gravemente al servizio e alla sicurezza dei viaggiatori. Per contrastare questa politica aziendale hanno proclamato per oggi uno sciopero di otto ore. Hanno inoltre diffuso una lettera aperta sull´incidente di St Dalmas de Tende dove, «oltre a chiedere chiarezza sulla dinamica della sciagura», domandano l´«adozione di dispositivi di sicurezza sulla linea e la dotazione di telefoni cellulari abilitati alla ricezione in galleria e nel territorio francese».

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