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Data di pubblicazione:27/06/2003
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:CUNEO, VERTICE IN PROVINCIA: AI DIRIGENTI FS CHIESTE GARANZIE PER I COLLEGAMENTI SOSTITUTIVI. «Non fate morire la ferrovia»
Testo dell’articolo:CEVA - «Siamo cresciuti quando la ferrovia To-Sv è stata fatta, non accettiamo di morire perché non viene migliorata». Lo ha detto l’assessore provinciale di Savona Paolo Tealdi, ieri mattina, durante l’incontro convocato in Provincia a Cuneo per affrontare con le Ferrovie il problema della chiusura della linea da Ceva a San Giuseppe di Cairo, a settembre. Motivo: il rifacimento della galleria del Belbo, tra Sale Langhe e Saliceto, con un intervento da 15 miliardi di lire che durerà 180 giorni. Anzi 540: sei mesi di blocco totale e il rimanente a intervalli notturni. Al tavolo coordinato dal presidente Giovanni Quaglia e dall’assessore ai Lavori Pubblici Marco Botto si sono seduti rappresentanti della Regione Liguria, delle amministrazioni provinciali di Savona, Cuneo e Torino, delle Camere di commercio cuneese e savonese, dell’Autorità portuale di Savona, dell’Unione Industriale di Cuneo, oltre che amministratori comunali di Ceva, Mondovì, Cuneo, Cengio, Cairo. Un fronte unito e determinato, che ha posto problemi e quesiti al direttore compartimentale delle Infrastrutture Fs Giacomo Palmeri, al responsabile della Pianificazione Movimento Daniele Moretti e alla dirigente di «Trenitalia» Lucia Fiorini. «Il futuro della linea ci sta a cuore anche in vista della realizzazione della piattaforma logistica - ha sottolineato Quaglia -. Vogliamo rapporti ancora più stretti con la Liguria». Palmeri ha illustrato i lavori che metteranno in sicurezza la galleria, la più lunga del tracciato, favorendo anche il passaggio dei containers. I disagi al traffico merci è stato evidenziato dall’Autorità portuale e dal direttore dell’Unione Industriale Damiano Piasco, che hanno rimarcato: «Prolungare la chiusura oltre 180 giorni creerà grosse difficoltà alle aziende che hanno il 70% su rotaia». «Trenitalia» ha spiegato che durante il blocco il collegamento Ceva-San Giuseppe avverrà in modo diretto con i bus; nelle ore di punta viaggeranno pullmini per le fermate intermedie. «Nel sentire comune della gente la To-Sv è una linea morta, ma noi non ci stiamo - ha detto Piergiorgio Giachino, assessore provinciale alla Montagna -. Non c’è solo il problema della sicurezza delle gallerie, di tutte, oltre a quella del Belbo. Ricordiamo gli scambi di Saliceto, con i deragliamenti, e l’inchiesta in corso da parte della Procura di Mondovì». Il sindaco di Ceva Alfredo Vizio ha chiesto chiarimenti e garanzie per definire «un piano coordinato di servizio dei bus sostitutivi, con orari chiari e funzionali». Al termine del vertice l’assessore provinciale Marco Botto ha proposto un ordine del giorno, che impegna a «esaminare in un tavolo di concertazione le potenzialità di sviluppo del trasporto ferroviario», «monitorare l’esecuzione dei lavori», «chiedere al ministero l’inserimento a programma del raddoppio della Ceva-San Giuseppe».

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