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Data di pubblicazione:22/01/2004
Fonte:La Stampa edizione di Torino
Titolo dell’articolo:Torino-Pinerolo: in provincia cresce il sogno del «treno-tram»
Testo dell’articolo:Il futuro del treno? Diventare un tram. Questo, un po’ il sogno nel cassetto degli amministratori della Provincia, che ieri hanno preso in massa il treno Torino-Pinerolo. I consiglieri delle commissioni quarta e quinta si sono dati appuntamento al binario 4 della stazione di Porta Nuova. «Vogliamo attirare l'attenzione di Regione, Trenitalia e Governo - dice Angelo Audino, presidente di commissione trasporti - sull'esigenza di investire, proprio oggi, a ridosso delle Olimpiadi del 2006, per migliorare la rete ferroviaria esistente, trasformandola in un metrò con doppi binari, centri di interscambio ruota-rotaia». E sul treno, verso Pinerolo, il dibattito si fa acceso. «Sono 315 i comuni della provincia di Torino - spiega l’assessore Luigi Rivalta -, e 90 hanno una stazione: ottimizzando il servizio avremmo un sensibile aumento di utenti. Altro che rami secchi». E il dito è puntato sulle linee gestite sia dalla Gtt (la Canavesana e la Lanzo-Ceres) sia quelle di Trenitalia (Pinerolo, Chieri, Bussoleno, Milano, Aosta, Casale, Asti e Savona). «Un reticolo che tocca quasi tutti i comuni - aggiunge Rivalta - e migliorato, fornirebbe un servizio ottimo». «Le stazioni devono essere facilmente raggiungibili - prosegue l'assessore -, con posteggi comodi e semmai un centro commerciale. Evitando l'effetto cattedrale nel deserto». E le proposte non mancano. «Si può pensare a un ticket che contempli parcheggio e viaggio» afferma Audino. Però bisogna intervenire su diversi fronti per creare il treno-metrò. «Si devono elettrificare le linee oggi a gasolio - elenca l'assessore Franco Campia -, bisogna avere dei doppi binari e rendere ergonomiche le carrozze, togliendo i gradini all'ingresso». Tutto per rendere più veloci i tempi di percorrenza e di sosta. Però sulla linea Pinerolo sono diversi i punti dolenti. «La stazione di Moncalieri è nota solo a pochi eletti, mentre quella di Nichelino va interrata, come tutta la tratta, che passa nel cuore della città - ammette Campia -. E molti passaggi a livello dovrebbero essere eliminati, per evitare code e disagi». E i sindaci venuti a dar man forte alla Provincia assentono. «Appena eletto, nel '95, sono andato a Torino per protestare - confessa Pier Bartolo Piovano, sindaco di Nichelino -. Tante belle parole, fatti pochi. Ma l’interramento è prioritario per migliorare la città». E per averlo rinuncerebbe anche al metrò. «Se si investisse solo un decimo dei fondi per la Torino-Novara - sbotta Francesco Goia, primo cittadino di Volpiano - si risolverebbero molti problemi, della Pinerolo e della Canavesana». E tutti speravano nei 15 milioni euro alla voce trasporti nel budget delle Olimpiadi. «Evaporati» sentenzia Campia. Intanto la gente continua a lamentarsi. Sul treno, infatti, il Comitato pendolari raccoglie firme (e sono già a quota mille) per portare in Regione la loro protesta. «Nel 1930 da Torre Pellice a Torino ci si impiegava 90 minuti - dice Maurizia Allisio -, oggi ce ne vogliono 115: un bel progresso». Arrivati a Pinerolo i consiglieri vengono accolti dal sindaco Alberto Barbero che spiega come proprio lì, di fianco alla stazione, nascerà Movicentro: con la costruzione di un polo interscambio fra gomma e ferrovia. «Si lascia la macchina o si scende dai bus e si sale sul treno per Torino - afferma Barbero -. E proprio l'altra sera il consiglio ha approvato alcuni aspetti tecnici legati a questo ambizioso progetto». Il dibattito, poi, prosegue in consiglio, dove il coordinamento pendolari della Val Pellice distribuisce un volantino in cui si ricordano i problemi che «Memorario» ha portato a chi tutti i giorni, per studio o lavoro, deve prendere il treno. «Bisogna rilanciare l’idea della metropolitana leggera - aggiunge il presidente della Comunità montana Val Pellice, Claudio Bertalot -: ossia, tante corse per servire meglio i pendolari». A concludere il dibattito l’assessore Campia che ripropone ancora una volta l’idea e l'esigenza del treno-tram, sul modello già attuato nella vicina Francia. «Una soluzione che è compatibile con le nostra».

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