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Data di pubblicazione:24/01/2004
Fonte:La Stampa edizione di Asti
Titolo dell’articolo:A Canelli si discute sulla stazione della vergogna
Testo dell’articolo:«Il signor Nosenzo ha ragione»: il sindaco Oscar Bielli concorda con il lettore, ex ferroviere che ieri, con una lettera a La Stampa, aveva denunciato la situazione di degrado della stazione ferroviaria cittadina tra immondizia, erbacce e locali murati. Tuttavia non accetta che la responsabilità dello stato di abbandono dell’area, a due passi dall’Enoteca regionale e dalle sedi di alcune storiche Case spumantiere, sia attribuita all’Amministrazione comunale. «Perché - spiega - solo da sei mesi, con un affido in comodato da parte dell’azienda ferroviaria, il Comune ha ottenuto che una parte dell’ex stazione, che tra l’altro da anni non è più presidiata da personale, ricadesse tra le sue competenze. E lo abbiamo chiesto con insistenza - sottolinea Bielli - sopportando un iter burocratico lungo, proprio per fermare la vergogna del degrado continuo di un caseggiato in una zona strategia per una città che punta a progetti di immagine e rilancio». E a chi gli fa notare che in questi mesi il Comune sembra non aver affrontato il problema in modo deciso, ribatte assicurando che «non è vero. Sei mesi fa abbiamo ristrutturato la rampa verso via Cassinasco, anche quella era un immondezzaio, trasformandola in un parcheggio che ha risolto molti problemi di traffico di quella zona». Resta il caseggiato. «Al Comune sono stati concessi solo tre locali al piano terra, con il giardino dov’è il bottiglione di spumante» sottolinea Bielli che illustra nei particolari il progetto comunale di recupero: «Una parte dell’ex stazione, quella dove sono i servizi igienici, murati perché spesso erano ricovero per tossici e extracomunitari senza casa, sarà destinata a sede della Pro loco. Le altre stanze, in mancanza di soluzioni alternative che potrebbero subentrare in queste settimane, ospiteranno uno sportello decentrato dell’Atl di Asti». Nel resto degli spazi al piano terreno l’azienda ferroviaria si sarebbe riservata locali con macchinari e sistemi di controllo automatici il cui accesso è concesso solo al personale autorizzato. «Al piano superiore invece mi risulta ci sia l’abitazione privata di un dipendente delle ferrovie» dice il sindaco che conferma la necessità di intervenire e ammette che «i lavori per un recupero dell’ex stazione s’inizieranno solo in primavera, perché - dice - i fondi necessari, 50 mila euro recuperati dall’avanzo di amministrazione, sono stati definiti solo nel settembre scorso».

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