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Data di pubblicazione:27/01/2004
Fonte:L'eco del Chisone
Titolo dell’articolo:Treno, si batte "la gran cassa" con pochi risultati
Testo dell’articolo:Settimana di passione per il treno. La gran cassa per amplificare il problema, si spera per non affossarlo, la battono un po' tutti: amministratori locali, provinciali e regionali, comitato pendolari…
Mercoledì scorso l'iniziativa di Angelo Audino, consigliere provinciale di Nichelino e presidente della Commissione trasporti della Provincia. Ha preso il treno da Porta Nuova e per strada sono saliti sindaci o loro delegati. Barbero, sindaco di Pinerolo, li ha poi accolti al capolinea e accompagnati in municipio. Qui si è data la stura alle tante magagne del treno, salvo decidere nulla perché in quella sede non c'era alcuno che avesse un ben che minimo potere istituzionale per farlo od anche solo per prenderlo in considerazione.
Più significativo l'incontro di giovedì mattina in Regione tra alcuni sindaci e funzionari della Regione, assessorato ai Trasporti e Ferrovie. Tema del confronto: raddoppio selettivo della linea Torino–Pinerolo e le nuove stazioni di Mondo Juve a Vinovo e del polo olimpico e studentesco a Pinerolo. Sono rispuntati 7 milioni di euro, legati alle opere connesse all'evento olimpico, da destinare alla stesura del progetto di fattibilità del raddoppio e, se avanza qualche soldo, realizzare qualche miglioria nelle singole stazioni, come dei sottopassi. Per il presidente della Comunità montana Pedemontana, Foietta, è aria fritta. «L'assessore Casoni dovrebbe solo ricordarsi di quanto aveva promesso ufficialmente già nel '98, cinque anni fa. Su questa linea si dovevano investire 30 miliardi di lire provenienti dalle opere connesse alle Olimpiadi ed altri 10 dalla Regione. Da allora non si è aperto un cantiere e si continua a produrre solo carta per altri progetti. Se poi si mantengono i parametri dei costi forniti dalla ferrovia di un binario a 5 milioni di euro al km, per noi assolutamente spropositati, del raddoppio non si farà mai nulla».
Altro incontro venerdì mattina. Questa volta oggetto del discutere il concretissimo "Memorario" che non soddisfa nessuno. Non si doveva parlare di quello in corso, ma del prossimo, ovvero dicembre 2004. «Non so se facevano gli "gnorri" o realmente non erano informati, certo è che i funzionari della Regione e delle Ferrovie presenti all'incontro, sembravano cadere dalle nuvole di fronte alla marea di critiche all'attuale Memorario» riferisce Claudio Bertalot, presidente della Comunità montana Val Pellice.
Lo stesso si è perciò impegnato, prima di parlare del futuro, di tentare di raddrizzare qualche stortura dell'attuale. Ha ricordato che se si è aggiunto il treno degli studenti delle 13,18 che va verso Torino, ci sono altrettanti studenti che alla stessa ora vorrebbero andare verso la Val Pellice e non hanno il bus sostitutivo. Senza senso poi l'avere allungato di 10 minuti le corse di percorrenza di autobus da Torre Pellice o di treni soprattutto negli orari di punta.
Nell'ambito di un progetto Formula che dovrebbe integrare tra loro tutti i vettori di trasporto pubblico, modificare gli orari di un vettore senza segnalarlo agli altri ha fatto sì che corse di pullman che dovrebbero fare la coincidenza arrivano alla stazione di Pinerolo 2–3 minuti dopo la partenza del treno.

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