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Data di pubblicazione:30/01/2004
Fonte:La Stampa edizioni di Cuneo e Torino
Titolo dell’articolo:Binari occupati dai pendolari a Carmagnola, dopo l’arrivo in ritardo del treno
SOTTO ACCUSA ANCORA UNA VOLTA IL «MEMORARIO». I VERTICI DELLE FERROVIE PROMETTONO RIMEDI
Testo dell’articolo:CARMAGNOLA - Di questi tempi parlare di «memorario», il nuovo orario delle ferrovie regionali, per i pendolari equivale a un insulto. «Treni puntuali? Una volta lo erano. Adesso sono puntualmente fuori orario», dicono. Così, sull'onda dell'esasperazione accumulata dal 14 dicembre scorso, da quando è entrato in vigore il rivoluzionario e discusso progetto elaborato da Trenitalia e Regione, ieri mattina i pendolari del treno «10260», che collega Asti-Alba-Bra-Carmagnola-Torino, hanno perso la pazienza e sono passati alle vie di fatto. Approdati in «perfetto ritardo» alla stazione di Carmagnola, sono scesi dalle carrozze e hanno invaso i binari, improvvisando una protesta. «Basta con i ritardi, le ferrovie ci devono delle spiegazioni. Da quando è stato adottato il nuovo orario i tempi di percorrenza sono aumentati di un terzo, fino a 10 minuti». A prima vista parrebbe una cosa da nulla, ma per chi era abituato a raggiungere Torino da Carmagnola in 20 minuti oggi sembra un'eternità. «Adesso - dice Michele V., carmagnolese, pendolare da 27 anni -, ci vogliono almeno trenta minuti per arrivare a Porta Nuova: prima, nonostante i tollerabili ritardi cronici della linea, riuscivo a partire da casa alle 7,30 per arrivare al lavoro alle 8,10; dal 14 dicembre non riesco entrare in ufficio prima delle 8,45». A scatenare la protesta soprattutto alcune donne, per la maggior parte impiegate e segretarie: infuriate e determinate hanno guidato l'occupazione dei binari. I due agenti della polfer di scorta al convoglio hanno cercato di riportare la calma, senza forzare la mano. In cambio i manifestanti hanno chiesto un incontro urgente con la dirigenza di Trenitalia, per esporre direttamente le loro lamentele. Così, dopo la mediazione di un dipendente delle ferrovie il blocco è stato sciolto: in tutto l'occupazione è durata una decina di minuti, sufficienti tuttavia a creare disagi a catena sulla rete locale. All'arrivo a Porta Nuova i pendolari rivoltosi sono stati accolti dal direttore regionale dell'ente, Ewald Fischnaller. Un incontro pacifico, in cui sono stati esposti i problemi della linea: orari, coincidenze e non solo.
Nei giorni scorsi, per esempio, alla stazione di Alba erano stati distribuiti violantini per denunciare la sporcizia nelle carrozze. «Abbiamo raccolto tutte le osservazioni degli utenti e provvederemo - spiegano all'ufficio comunicazione di Trenitalia -. Va detto che in questo caso il ritardo eccessivo non è stato causato dal nuovo orario ma dai lovori in corso sulla linea Trofarello-Fossano, per il potenziamento dell'elettrificazione. Disagi che erano stati annunciati sui mezzi di informazione». Scuse a parte, Trenitalia si è impegnata con i pendolari a «studiare a fondo» i difetti della tratta per migliorare il servizio. Come? «Nei prossimi giorni - aggiungono al quartier generale delle ferrovie regionali -, alcuni nostri tecnici ispezioneranno i treni, stando a contatto con i viaggiatori. Non tutti però condannano i nuovi orari: tra qualche settimana comunicheremo i risultati degli indici di puntualità. I soddisfatti non mancano».

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