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Data di pubblicazione:03/02/2004
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:Per «Memorario due» ieri un debutto difficile
Testo dell’articolo:Non si può dire che tutto sia filato liscio. Anche nel primo giorno di «Memorario2», i disagi per i pendolari della provincia di Cuneo non sono mancati. Il caso più eclatante a Sanfré, dove il bus sostitutivo annunciato da Trenitalia non ha fermato alla stazione del paese. L’azienda che gestiva il servizio è stata licenziata, ma si è rischiato il blocco di un convoglio per protesta da parte dei passeggeri, capeggiati dal sindaco, come accaduto la settima scorsa a Carmagnola sulla Asti-Alba-Bra-Torino. «Anche oggi (ieri) – spiegano i braidesi Mari Bagordo, Andrea Barroero, Daniele Messa e Alfonso Brero – quel treno è arrivato a Porta Nuova con dieci minuti di ritardo. Nonostante la soppressione di due fermate, a Sanfrè e Bandito, il risultato è sempre lo stesso e l’orario non viene rispettato. Quando aprirà lo sportello del Memorario, ci faremo sentire». Ma non è finita. Ad Alba, tre presidi hanno scritto ieri a Trenitalia per chiedere nuove correzioni d’orario per gli studenti del liceo classico e artistico «Govone», liceo scientifico «Cocito» e liceo delle scienze sociali, linguistico e pedagogico «Leonardo da Vinci». «Il Memorario non è fatto per le scuole – spiega Anna Maria Alessandria, dirigente del «Govone» -. Le lezioni terminano tra le 13 e le 13,15 e una quarantina di studenti che devono tornare a casa nel Braidese sono costretti ad attendere un’ora, fino alle 14,08. Un altro problema è la corsa del mattino che da Sommariva Bosco e Sanfré raggiunge Bra: il treno non arriva in tempo per la coincidenza per Alba e, di conseguenza, le lezioni iniziano costantemente in ritardo per una decina di ragazzi pendolari». Persa la coincidenza, gli studenti telefonano ai genitori, accorsi più volte per trasportarli in auto dalla stazione di Bra ad Alba. Fin qui il primo giorno del «Memorario2», dopo le modifiche alle tabelle del 14 dicembre, varate venerdì scorso nel vertice torinese tra il vicepresidente della Regione e assessore ai trasporti William Casoni e l’amministratore delegato di Trenitalia Spa Roberto Renon. All’incontro, si è arrivati dopo un mese e mezzo di ritardi e disservizi, lamentele continue su numerose linee del Piemonte e due convogli bloccati da passeggeri alessandrini e braidesi. «Opportune variazioni nella circolazione di alcuni treni» sono in vigore da ieri, chieste dalla Regione e approvate dalle Ferrovie. Provvedimenti che, nella Granda, riguardano le tratte Torino-Cuneo-Savona, Mondovì-Cuneo, Torino-Bra e Asti-Cavallermaggiore. «Stiamo seguendo la linea preannunciata venerdì scorso – dice il vicepresidente Casoni, che ha chiesto a Trenitalia di inserire nell’indice statistico di puntualità solo le fasce di punta 6,30-9 e 16,30-19,30, più affollate e a rischio ritardi -. Controlli a tappeto sui convogli insieme ai miei collaboratori permetteranno, nei prossimi giorni, di confrontarci con i pendolari e toccare con mano problemi ed esigenze. Il meccanismo deve girare con puntualità e le carrozze devono essere accoglienti. Tenere una linea dura non significa scontrarsi con Trenitalia, ma contribuire a far sì che tutto funzioni realmente, e non soltanto sulla carta». L’accordo firmato dall’azienda ferroviaria prevede anche maggiori informazioni per chi viaggia. Entro fine settimana, nelle principali stazioni (fra cui quella di Cuneo), per aprire un dialogo con la clientela, sono in arrivo gli «Sportelli di Memorario». Serviranno ad apportare nuove modifiche sulle linee e, soprattutto, a mettere a punto l’orario invernale del prossimo anno. Nel 2005, le tratte dove i capolinea distano più di un’ora, avranno corse regionali, dirette e direttissime, senza fermate intermedie. E da marzo, sono stati promessi nuovi mezzi. Una quarantina, adesso in costruzione all’Alstom di Savigliano, verranno messi su rotaia nei prossimi due anni.

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