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Data di pubblicazione:04/02/2004
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:Blitz dell'assessore, il treno è in orario - Interviste
Testo dell’articolo:L’eccezione che conferma la regola: «Quel treno in orario non arriva mai». I passeggeri della linea Cuneo-Torino ci tengono a spiegare che le proteste dei giorni scorsi contro il nuovo «Memorario» erano motivate. Loro quel convoglio lo prendono tutti le mattine e spesso, «troppo spesso» sottolineano, tocca fare i conti con ritardi dai 10 ai 20 minuti. Maria Teresa Avato di La Morra solitamente sale a Bra: «Il problema sono le mancate coincidenze che costringono numerosi passeggeri a recarsi alla stazione di Carmagnola». «Di cose da dire a Trenitalia ne abbiamo tante – dice Mari Bagordo, di Dogliani, pendolare della Bra-Torino -. C’è chi è stato addirittura richiamato dal proprio datore di lavoro per i continui ritardi dovuti alle ferrovie. Io, per esempio, a causa del treno del mattino costantemente fuori orario dovrò chiedere una flessibilità maggiore, almeno di un’ora, perché questi disagi sono impossibili da calcolare. Quello da Asti per Torino, che ferma alle 7,17 a Bra, bloccato la scorsa settimana dai viaggiatori scesi in sciopero spontaneo davanti alla motrice, anche oggi è arrivato a Porta Nuova dodici minuti dopo l’orario». Sono le 8,34 quando Franca Beccaria, di Cuneo, scende dal «regionale» del mattino. Il vicepresidente William Casoni si è appena allontanato, verso l’uscita di Porta Nuova.


Secondo giorno di «Memorario2» e tutto funziona.
«E’ un caso, se vogliamo dire così. Questo treno arriva in orario solo quando a bordo c’è anche Casoni. Di solito il ritardo comincia ad accumularsi già in stazione a Cuneo, con il convoglio proveniente da Limone che non è mai in orario. E a Torino si arriva sempre dieci minuti dopo le previsioni».
Problemi anche con le nuove tabelle?
«Direi di sì. Il più sentito è certamente quello dei ritardi. Poi ci sono i tempi di percorrenza, da anteguerra. Non ha senso che quasi tutti i convogli impieghino, di fatto, circa un’ora e venti dal capoluogo della Granda a quello regionale. Più che un servizio è un continuo disservizio».
E gli altri?
«Le carrozze sporche e fredde. Mi ritengo fortunata perché salgo a Cuneo e scendo al capolinea, ma molti passeggeri, anche prima di Carmagnola, sono costretti a stare in piedi».
Cosa chiedete a Trenitalia?
«Anzitutto la puntualità. Poi una maggiore attenzione per l’utenza: ogni volta che un treno ritarda o non aspetta una coincidenza, chiediamo spiegazioni inutilmente. Ora speriamo che con il nuovo sportello del ‘’Memorario’’ la situazione cambi davvero»

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