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Data di pubblicazione:08/02/2004
Fonte:La Stampa edizione Biella
Titolo dell’articolo:«Ore 6,30 tutti a terra Il Novara è soppresso»
Testo dell’articolo:Il sopralluogo si farà. L’assessore regionale ai Trasporti Wiliam Casoni ha accettatto l’invito del consigliere regionale diessino Wilmer Ronzani a verificare di persona le condizioni delle linee ferroviarie biellesi. Lo ha annunciato ieri lo stesso Ronzani: «Il sopralluogo è previsto per la prossima settimana ma la data e le modalità sono ancora da definire». Il consigliere diessino, ringraziando l’assessore della giunta Ghigo per la disponibilità, gli ha segnalato un nuovo grave disservizio verificatosi ieri mattina sulla linea Biella-Novara. «A farne le spese sono stati i viaggiatori (per lo più studenti) che si sono presentati alla stazione di Biella San Paolo per prendere il treno delle 6,30 (1041) per Novara dove sarebbe dovuto arrivare alle 7,26 - scrive Ronzani - Peccato però che il treno non sia partito e ai passeggeri, che nel frattempo avevano preso posto come sempre sulle carrozze, non siano state spiegate le ragioni della improvvisa e immotivata decisione di sopprimerlo». La mancata partenza del treno ha causato gravi disagi. Infatti soltanto i viaggiatori in attesa alle stazioni di Cossato e di Carpignano Sesia sono riusciti a salire sul treno successivo partito dalla stazione di Biella San Paolo alle 7,05 e arrivando a Novara alle 7,50. Treno che però saltava le fermate di Biella-Chiavazza, Vigliano, Candelo, Rovasenda, Ghislarengo, Sillarengo, Casaleggio e Nibbia. E i viaggiatori in queste stazioni hanno dovuto attendere il treno delle 7,34 e sono arrivati a Novara alle 8,30. «Di qui le forte lamentele e le proteste dei passeggeri ma anche delle famiglie degli studenti - aggiunge Ronzani -: i ragazzi sono stati costretti ad aspettare più di un’ora per poter salire sul primo treno utile. Ma così non si può andare avanti. Mentre si deve accertare cause e responsabilità di quanto è accaduto, la Regione deve intervenire direttamente su Trenitalia applicando adeguate sanzioni per i disservizi verificatisi, chiedere la modifica e il rispetto dell’orario e l’ammodernamento delle linee ferroviarie biellesi attraverso una politica di investimenti».

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