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Data di pubblicazione:08/02/2004
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:Bogia Nen. Un viaggio fortunato
Testo dell’articolo:CUNEO - Un viaggio fortunato, almeno per me, quello di martedì scorso sul treno delle 7,27 da Cuneo per Torino. Avevo necessità di arrivare in tempo per salire sull’interregionale per Milano delle 8,50 e, onde non perdere una mezz’ora di sonno, avevo deciso di rischiare con quel treno, che mi descrivevano come quasi sempre in ritardo. Giunto sulla pensilina del primo binario della stazione, notavo la presenza del vicepresidente della Regione William Casoni in compagnia della sua efficientissima addetta stampa. Casoni aveva pubblicizzato da giorni l’intenzione di effettuare dei blitz sulle tratte ferroviarie piemontesi per controllare l’applicazione del «Memorario» e aveva deciso di cominciare proprio quel giorno da Cuneo. Dopo un po’ arrivavano anche alcuni giornalisti, informati in qualche modo del blitz segreto e, successivamente, a Carmagnola sarebbe poi salita altresì una troupe della Rai con la giornalista Milena Boccadoro, anch’essa messa sull’avviso del segretissimo evento da qualche masca o spirito benigno. Come per incanto il treno giungeva da Limone e ripartiva in perfetto orario e a ogni fermata i pendolari abituali non potevano fare a meno di manifestare compiaciuta meraviglia nel notare come il convoglio si trovasse una o due stazioni più avanti rispetto ai giorni precedenti alla stessa ora. I vagoni erano puliti e confortevoli, non certo conformi alle pessime descrizioni tratteggiate da certe lettere di pendolari che compaiono sui giornali. Era una bella giornata di sole e le montagne imbiancate disegnavano un arco teso nel lancio della freccia, costituita dal serpentone d’acciaio che ci stava proiettando nella capitale sabauda. Dove facevamo il nostro ingresso trionfale alle 8,34, in anticipo di un minuto sull’orario previsto. I pendolari potevano avviarsi al lavoro meno frettolosamente del solito e io accedere comodamente al binario n°20, dov’era in attesa il treno per Milano. Doveva essere sicuramente il mio giorno fortunato (ero persino stato ripreso dalla televisione) e quindi forse era bene assecondare la dea bendata fino in fondo. Per cui, contrariamente alle mie abitudini, l’indomani giocavo al Lotto i numeri del treno: 3 (data), 7 e 27 (ora e minuti di partenza), 8 e 34 (ora e minuti d’arrivo). Sulla ruota di Torino, perché purtroppo non c’è quella di Cuneo. Non è uscito neanche uno di quei numeri, ma continuo a pensare che la dea bendata mi sia stata amica nel guidarmi verso quel treno martedì scorso. Probabilmente era così ardua l’impresa di ottenere la puntualità del convoglio, che tutta la dose di fortuna assegnatami è stata assorbita da quell’obiettivo e non ce n’è più stata per niente altro, compreso il Lotto. E chissà quando mi capiterà di nuovo.

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