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Data di pubblicazione:22/02/2004
Fonte:La Stampa edizione di Asti
Titolo dell’articolo:IL COMUNE AVEVA INVIATO UN PROGETTO DI UTILIZZO DELLE LINEE MINORI INTORNO AD ASTI
Testo dell’articolo:Metrò: la proposta di Trenitalia.
IL COMUNE AVEVA INVIATO UN PROGETTO DI UTILIZZO DELLE LINEE MINORI INTORNO AD ASTI
ASTI - Alcuni giorni fa il consigliere provinciale dell’Udc, Piero Vastadore aveva lanciato la proposta di utilizzare le linee ferroviarie secondarie (Asti-Casale e Asti-Chivasso) per un servizio di navetta, con stazioni intermedie in città servite da parcheggi, per contribuire a sgravare Asti dal traffico automobilistico. Ieri l’assessore comunale all’Urbanistica Fabrizio Brignolo ha annunciato che già ad ottobre il Comune aveva inviato a «Trenitalia» un progetto di utilizzo delle tratte minori come metropolitana leggera: una sorta di semicerchio da Castell’Alfero a Serravalle, passando per la stazione cittadina, con alcune fermate intermedie: ora è arrivata la risposta della spa delle ferrovie a firma del direttore della divisione Trasporto regionale del Piemonte di Trenitalia, Ewald Fischnaller: «Può essere ipotizzato sul tratto Castell'alfero-Asti-Serravalle (21 Km) un servizio con cadenza dalle 6 alle 20. Nelle ore di punta - si legge - il cadenzamento diventerebbe semiorario con l'inserimento dei treni che l'intero percorso (Chivasso-Asti-Casale). In questa ipotesi, calcolando il nuovo servizio per circa 300 giorni, vi sarebbe una maggior produzione totale annua di circa 175.000 treni/km che andrebbe ad aggiungersi a quella ordinaria della linea. Gli attuali livelli di finanziamento previsti dal contratto di servizio con la Regione prevedono un contributo di 8 euro a treno/km; pertanto in questo caso le risorse da reperire per l'esercizio ammontano a 1.400.00 euro all'anno. Dovranno infine essere localizzate, progettate e realizzate le nuove fermate, il che comporterà ulteriori investimenti». «Il direttore di Trenitalia - prosegue Brignolo - ha affermato che l'azienda è interessata e disponibile ad approfondire gli aspetti progettuali del servizio assicurando il proprio contributo alle analisi e agli studi necessari». Brignolo ha avuto incontri anche con rappresentanti di società che gestiscono linee ferroviarie minori in provincia di Torino e con l'ASP, che potrebbe essere interessata alla gestione del nuovo servizio.

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