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Data di pubblicazione:28/02/2004
Fonte:Il corriere di Saluzzo
Titolo dell’articolo:Neve nel saluzzese: si contano i danni
Testo dell’articolo:Saluzzo - Per raggiungere due famiglie rimaste isolate nelle loro abitazioni in via Pagno, sabato pomeriggio i volontari del Soccorso radio hanno impiegato oltre due ore. Farsi largo tra la neve, gli alberi abbattuti, con il rischio d’essere colpiti dai rami, non è stato facile. Ma è solo una delle storie che racconta la città il terribile week-end di maltempo. Una super nevicata di 48 ore, trenta centimetri di neve in pianura e mezzo metro di coltre bianca in collina, ha gettato nel caos strade e servizi. Chi è rimasto alla finestra, ha potuto notare su auto e tetti imbiancati un riflesso giallastro, dovuto alla sabbia del deserto del Sahara trasportata dal vento di scirocco.
Ecco la cronaca della “grande neve”. La situazione inizia a peggiorare venerdì sera: nonostante il lavoro incessante degli spartineve sulle strade, le vie del centro, statali e regionali fuori dall’abitato, sono invase da uno strato di neve compatta, che rende rischioso mettersi in movimento. Alcune auto sbandano e terminano di traverso sulla carreggiata: siamo alle rotonde di via Pinerolo e via Torino, e sulla strada per Manta. Fortunatamente, tutto si risolve con qualche ammaccatura, nessun ferito. Trasporto pubblico. Gli autobus procedono a velocità ridotta, si accumulano ritardi ma tutti i collegamenti con Torino e le vallate proseguono regolarmente. Sabato, a parte gli studenti delle scuole (alcuni rimasti a piedi) gli uffici sono chiusi, i disagi sono quindi limitati.
Per la neve, salta il mercato del sabato, seguito a ruota dai carri del carnevale. Le sfilate del di domenica e martedì non si fanno, prima per le vie del centro inagibili, poi per il pericolo di caduta neve dai tetti di corso Italia. Chi ha la peggio sono i giostrai di piazza XX Settembre: per loro non c’è lavoro fino a martedì.
In boschi e aree verdi, la neve umida e pesante abbatte rami e alberi. Gravemente danneggiato il grosso pino antistante la scuola elementare Costa, mentre in corso Italia crolla sul marciapiede parte del tetto dello stabile all’angolo di via Silvio Pellico. Per tutta la giornata vigili del fuoco e protezione civile lavorano in collina, soprattutto in via Bodoni, zona di San Bernardino, Creusa e San Lorenzo, per rimuovere gli piante abbattuti sulla strada. Diverse zone di Saluzzo e alcune frazioni rimangono al buio per molte ore, anche la caserma dei pompieri di via Lagnasco, per un guasto a un generatore. I tecnici dell’Enel sono al lavoro ininterrottamente per tutto il fine settimana per ripristinare conduttori e centraline. E’ sabato pomeriggio quando Pagno chiede aiuto alle squadre del Soccorso radio per raggiungere due famiglie isolate in collina. A fine giornata le chiamate al “115” saranno più di venti. Domenica c’è il sole, il peggio è passato: restano solo i mucchi di neve ai lati delle strade e qualche coriandolo sui marciapiedi.

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SALUZZESE – L’incubo è durato 48 ore. Mezzo metro di neve e anche per il Saluzzese, lo scorso fine settimana, è stato allarme maltempo. Una precipitazione da record, senza precedenti negli ultimi dieci anni, ha mandato in tilt telefoni, strade, aerei, ferrovie. Numerosi i paesi rimasti al freddo e al buio venerdì e sabato, alcuni, per ore, anche senza acqua. Da Crissolo a Chianale, le Valli Po e Varaita, la Val Maira e l’intera pianura: la mappa dell’emergenza non ha risparmiato nessuno.
L’autostrada Torino-Savona è stata chiusa nel tratto appenninico. Interrotti anche i collegamenti con l’aeroporto di Levaldigi (cancellati i voli delle 7,05 per Roma e il ritorno da Fiumicino delle 9,05), a causa della avverse condizioni meteo. L’azione degli spartineve ha permesso di mantenere le strade transitabili. Ma le polemiche sulla tempestività del servizio non sono mancate, soprattutto fra chi è stato costretto a mettersi al volante sabato mattina. Non si contano le auto bloccate, gli alberi caduti sull’asfalto e nei boschi, i disagi per studenti e pendolari del trasporto pubblico. Su mille treni in tabellone in Piemonte, circa 200 non sono partiti. Soppressi convogli sulla Cuneo-Ventimiglia, dove è nevicato anche in Val Roya. Una decina le partenze annullate sulla Torino-Bra; 10 sulla Fossano-Ceva, 15 sulla Fossano-Cuneo-Limone, dove sono entrate in azione le turbine sgombraneve.
Ore di intenso lavoro anche per i vigili del fuoco di Saluzzo, e i volontari di Venasca e Barge. Qui, in via Paesana, una donna malata è stata soccorsa con un gruppo elettrogeno, utilizzato per alimentare un respiratore elettrico. A Envie, una cinquantasettenne che vive in una borgata tra i boschi e non dava notizie da 48 ore è stata raggiunta da una squadra del “115” intervenuta con le racchette da neve.
I guai maggiori sulla rete elettrica di Saluzzese e Saviglianese, con mini black-out che hanno riguardato anche le centraline dei telefoni. I rami degli alberi appesantiti da una neve, definita “collante”, sono caduti tranciando i fili. Il bilancio parla chiaro: guasti su 7 mila chilometri di linee e oltre 1000 cabine di trasformazione. Nelle Valli Po, Bronda, Varaita e Maira 220 tecnici dell’Enel hanno lavorato 7200 ore per ripristinare il servizio.
In Alta valle Varaita un mezzo spazzaneve è terminato fuori strada tra Casteldelfino e Pontechianale. A Chianale, dove il manto nevoso ha superato il metro, le slavine hanno reso pericolosa l’opera di sgomero. A Cardè, il Po ingrossato dalle piogge provocando la chiusura del guado, che sostituisce il vecchio viadotto (che ora verrà rimpiazzato da un ponte Bailey). Per la neve, si è fermato anche lo sport. Rinviati tutti gli incontri di calcio e altre manifestazioni. A Saluzzo è saltato anche il carnevale.

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