<< Notizia precedente - Clicca qui per chiudere questa finestra - Notizia successiva >>

Data di pubblicazione:02/04/2004
Fonte:Il Monferrato
Titolo dell’articolo:Perché Casale si presta bene ad una base logistica
Testo dell’articolo:Il nodo ferroviario di Casale è costituito dalle due linee: 1) Chivasso-Alessandria e 2) Asti-Mortara che si incrociano nella stazione di Casale Monferrato.
Fa parte del nodo anche la linea: 3) Casale M.-Vercelli che ha il primo tratto Casale M.-Casale Popolo di km 3,5 comune alla linea Casale-Chivasso (Alessandria-Chivasso).


1) La Chivasso-Alessandria è lunga km 82 ed ha:
• il primo tratto Chivasso-Bivio Castelrosso di km 3,5 comune alla linea Torino-Milano;
• il tratto centrale Bivio Castelrosso-Casale-Valenza di km 65 a binario unico;
• il tratto Valenza-Alessandria di km 14, comune alle linee Novara-Alessandria, Milano-Mortara-Alessandria e Pavia-Alessandria, a doppio binario.
È stata recentemente elettrificata e nella circostanza sono stati eliminati molti passaggi a livello. I relativi cavalcavia sono stati realizzati a doppio binario, in vista di un eventuale raddoppio del binario. Ciononostante sono rimasti parecchi passaggi a livello
in prossimità delle stazioni.
È gestita con blocco contaassi e con Dirigente Centrale Operativo (il quale risiede ad Alessandria e comanda le stazioni). È percorsa giornalmente da 17 coppie di treni passeggeri regionali al giorno. La potenzialità della linea consente pertanto attualmente un incremento di traffico di circa 40 treni al giorno che con carico utile di circa 650 tonnellate/treno
consentono, tenuto conto dei ritorni a vuoto, circa 13.000 tonnellate di merci al giorno (pari a oltre 3 milioni di t/anno di merci trafficate); tenuto conto che l’esercizio notturno è oggi escluso, tali valori possono essere incrementati.
Attualmente nei programmi RFI la linea è destinata all’inoltro dei treni merci fra Torino ed Alessandria nonostante:
• il maggior percorso (111 km. da Torino P. Nuova ad Alessandria contro i 91 km. da Torino P. Nuova ad Alessandria via Asti);
• il binario unico fra Chivasso e Valenza;
• l’intenso traffico sulla tratta Torino-Settimo-Chivasso, certamente superiore a quello della Torino-Asti-Alessandria.
Qualora si provvedesse ad raddoppio del binario esistente, di cui è già predisposta la sede, si potrebbe arrivare ad ulteriori incrementi del traffi co. I colli di bottiglia sono attualmente rappresentati dalla tratta Chivasso-Torino che si sovrappone al traffico della Torino-Milano, della Torino-Aosta e della Canavesana.
Si evidenzia che con la realizzazione della linea AC Torino-Milano parte di tale traffico
verrà assorbito dalla nuova linea liberando tracce utili per la Chivasso-Casale.
2) La Asti-Casale-Mortara, lunga circa km 74, è tutta a binario unico, non è elettrificata, ha molti passaggi a livello e ammette basse velocità. E’ attrezzata con blocco contaassi. Ha una potenzialità molto scarsa ed è percorsa giornalmente da 9 coppie di treni regionali.
3) La Casale-Vercelli, di circa 24 km, è pure a binario unico e non è elettrificata. E’ attrezzata con blocco contaassi, gestita dal D.C.O. di Alessandria; è percorsa giornalmente da 11 coppie di treni regionali.

OSSERVAZIONI
L’area di Casale si presta alla localizzazione di una base logistica poiché è ben servita sia dalla strada sia dalla ferrovia. In particolare, dal punto di vista ferroviario, l’area è accessibile soprattutto attraverso la Chivasso-Casale-Alessandria, poiché la Asti-Mortara, per le sue caratteristiche strutturali e la scarsa potenzialità, non si presta alla circolazione di treni merci.
La Chivasso-Alessandria ha attualmente una potenzialità valutabile intorno agli 80 treni/giorno, e permette quindi senza difficoltà la circolazione dei treni merci, verosimilmente pochi, che potrebbero derivare da una prima fase di avvio della base logistica. Infatti, come si è detto, delle 80 tracce meno della metà sono attualmente utilizzate ed esistono pertanto ampi margini disponibili.
In ogni caso la potenzialità della Chivasso-Casale-Alessandria potrebbe essere facilmente
aumentata sia prevedendo la circolazione notturna (che potrebbe permettere l’aumento della circolazione complessiva fino a valori di 130-140 treni/giorno, col solo maggior impiego di un capostazione DCO), sia raddoppiando il binario fra Chivasso e Valenza. Quest’ultimo provvedimento, che potrebbe portare la potenzialità a circa 220-240 treni/giorno, andrebbe però inquadrato in un piano di interventi di potenziamento anche delle linee affluenti.
Non è da sottovalutare anche l’intervento del traffi co passeggeri che consentirebbe un sensibile miglioramento dell’accessibilità del comprensorio Casalese con l’inserimento della linea per Casale nel Servizio Ferroviario Metropolitano (SFM).
In questo caso nelle ore di punta si potrebbe arrivare a frequenze di collegamento su Torino dell’ordine dei 20 minuti (3 treni/ora) facilitando l’insediamento residenziale su Casale rispetto a luoghi di lavoro a Torino. Eliminando i tempi morti di incrocio con il raddoppio della linea si consentirebbe un collegamento diretto Casale Torino in meno di un’ora.
Per la localizzazione della base logistica si pone, in alternativa all’area di Casale, quella di Mortara.
L’area di Casale è certamente più idonea per le attività logistiche connesse l’intermodalità
gomma/ferro in quanto, diversamente da Mortara, ben servita dal sistema stradale e autostradale. Infatti, dal punto di vista stradale, Casale, a differenza di Mortara, è meglio servita dalla A26 Voltri-Sempione e dalla bretella di Santhià con la A4; è inoltre
prevista la realizzazione della superstrada che da Asti passando per Casale arrivi alla
A26 quale proseguimento della Asti Cuneo, in avanzato stato di realizzazione,e della Cuneo
Nizza (F) attraverso il traforo del Mercantour (inserito nella legge Obiettivo). Questa confi gurazione favorirà inoltre i flussi turistici su Casale ed il Monferrato Casalese
da Francia e Svizzera (A26 Gravellona Toce connessa alla Casale Asti-Cuneo-Nizza).
In ogni caso Mortara sarà meglio collegata per ferrovia con l’area urbana milanese e con l’area a sud di Milano dove si parla di localizzare un grosso centro merci (in sostituzione del vecchio progetto Lacchiarella). Casale invece è meglio collegata all’area torinese
e potrebbe inserirsi sulla linea Genova-Sempione-Rotterdam.
La scelta della soluzione è strettamente legata alle funzioni che si vorranno assegnare alla nuova base logistica e alle relative origini/destinazioni dei traffici. Si rileva comunque che i traffici fra Genova-Sempione che attualmente sono istradati sulla Alessandria-Mortara-Novara possono trovare una valida alternativa sulla linea Valenza-Casale-Vercelli-Novara che non è interessata dai cospicui traffici su Milano. In tale contesto Casale si trova a competere con altre aree logistiche del Piemonte.
In questa logica Casale, con i suoi distretti industriali (freddo, meccanica e plastica), la sua tradizionale vocazione all’industria cementiera e a quella agroalimentare, non dovrebbe avere diffi coltà a collegare e a caratterizzare il polo logistico alle imprese del territorio.


Intervento di Marco Botta, capogruppo regionale AN, e Nicola Sirchia, consigliere provinciale Forza Italia

<< Notizia precedente - Clicca qui per chiudere questa finestra - Notizia successiva >>




Per visualizzare una news, è sufficiente selezionarne il titolo nel riquadro qui sotto:

Visualizzatore news sviluppato dal Comitato spontaneo Pendolari Bra ed Alba - www.pendolaribra.it - www.pendolaribra.altervista.org - pendolaribra@tiscali.it