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Data di pubblicazione:09/04/2004
Fonte:Il Monferrato
Titolo dell’articolo:LA SUPERSTRADA: per otto chilometri di differenza!
Testo dell’articolo:Nell’intervento di Marco Botta e di Nicola Sirchia, dal titolo «Perché Casale si presta bene ad una base logistica», giusta è l’aspirazione che Casale possa diventare una base logistica per un razionale potenziamento del traffi co ferroviario. Con puntualità si mette in evidenza che, purtroppo, nel contesto di una moderna utilizzazione per viaggiatori e per merci delle linee convergenti sulla nostra città, la Casale-Asti non ha requisiti tali che le permettano di sopravvivere: non è nemmeno abilitata al trasporto merci ed i passeggeri sono sempre più scarsi, lo spreco di pubblico denaro è troppo evidente e non più accettabile! Paradossalmente l’unica sua vera attività è quella di ostacolare il traffico stradale con molti passaggi a livello, di cui alcuni veramente pericolosi... Meglio piccoli
o medi pullman che arrivino in cima ai paesi!
Nella seconda parte, però, Botta e Sirchia esprimono sui progetti «stradali» opinioni che divergono completamente dalle nostre; stupisce leggere che per Casale, molto ben servita dalla A26 con due caselli, sia «anche prevista» la realizzazione della nuova superstrada
che da Asti, passando per le nostre colline, arriverà a Casale congiungendosi alla A26, quale «proseguimento » dell’autostrada Cuneo-Asti e del collegamento con la Francia, attraverso il progettato, fantomatico, traforo del Mercantour...
Si trascura infatti inspiegabilmente da anni la nostra ottima autostrada che è con soddisfazione frequentata dal traffi co pesante e da quello veloce proveniente dal Milanese,
dal Novarese e dal Vercellese che, sfiorando Casale, con la bretellina prima di Alessandria, raggiunge Asti-Est e si inserisce ottimamente sul tracciato autostradale per Cuneo, senza uscirne! Questo percorso, tutto autostradale,richiede solo otto chilometri in più dell’assurdo attraversamento collinare per Moncalvo e Calliano...
Perché a Casale vi è chi, a tutti i costi, vuole dimenticarsi che esiste l’autostrada? O si vogliono spendere migliaia di euro, anzi milioni, per una superstrada che i sindaci dei comuni collinari o migliaia di persone che hanno firmato adesione al nostro Comitato, non vogliono perché inutile doppione, gravemente lesiva dell’ambiente agricolo e turistico di una zona tra le più belle ed accoglienti del Monferrato Casalese. Quando, soprattutto abolendo la ferrovia, si avrà spazio per allargare l’attuale strada e per migliorarne anche il percorso in molti tratti!

di SECONDO GUASCHINO
coordinatore Comitato per la salvaguardia del Monferrato

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