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Data di pubblicazione:16/04/2004
Fonte:PMNet
Titolo dell’articolo:MOVIcentro: il punto dei lavori in provincia
Testo dell’articolo:Il progetto regionale MOVIcentro prevede, entro il 2004, la realizzazione di 28 nodi di interscambio complessi, atti a migliorare e rilanciare il trasporto pubblico nei maggiori centri del Piemonte.
L'occasione sarà propizia, per tutti i Comuni coinvolti, per riqualificare parte di territorio urbano, come stazioni ferroviarie o degli autobus, in disuso o in stato di evidente degrado.
La spesa complessiva, preventivata quattro anni orsono, ammonta a 89.500.000 euro, di cui 37.300.000 graveranno sulla Regione, 24.200.000 saranno invece a carico dello Stato e 28.000.000 di competenza degli Enti Locali.

Le città coinvolte in questo progetto sperimentale, ed innovativo nel suo genere, sono Torino, Acqui Terme, Alba, Alessandria, Alpignano, Asti, Avigliana, Biella, Bra, Caselle, Chieri, Chiasso, Cirié, Collegno, Cossato, Cuneo, Domodossola, Fossano, Ivrea, Lanzo, Moncalieri, Mondovì, Novi Ligure, Pinerolo, Tortona, Trofarello, Venaria e Verbania.

In movicentro si intende integrare le stazioni ferroviarie, le autostazioni, i parcheggi e tutti quei servizi necessari a rendere l'intermodalità efficiente e confortevole: così, oltre ai servizi di prima necessità (quali i punti di ristoro, i servizi igienici, i bar, le farmacie o le banche) si potranno avere anche aree commerciali, e centri culturali, dedicati al tempo libero.

Il programma verrà sviluppato attraverso tre punti cardine:
1) l'adeguamento e la messa in sicurezza delle fermate previste sulle linee di trasporto pubblico;
2) la creazione di nodi di interscambio dotati di terminal autobus o di nuove autostazioni, parcheggi, percorsi ciclo-pedonali, sottopassi e sovrappassi, opere di arredo e di sistemazione urbana, interventi per fornire servizi ed informazioni all'utenza;
3) riconversione ed utilizzo delle stazioni ferroviarie impresenziate.

Ora che abbiamo le idee un po' più chiare sul motivo dei tanti cantieri disseminati nelle nostre città, analizziamo come procedono i lavori in Provincia di Cuneo.

Ad Alba, una parte del parcheggio multipiano, nella zona della stazione, è già completato. Entro la fine del mese ci si dovrebbe accordare per lo spostamento della stazione Satti, biglietteria ed uffici compresi, presso piazza Medford: ciò permetterà una positiva razionalizzazione del servizio autobus. E' prevista anche la costruzione di un percorso pedonale tra piazza Medford, la stazione ferroviaria e gli imminenti parcheggi posti nelle vicinanze. Inoltre, nuovi raccordi stradali e nuove rotatorie dovrebbero garantire una viabilità più comoda a tutti gli utenti.

In quel di Bra i lavori per movicentro verranno avviati entro la metà del mese: sarà edificata una stazione autopullman nelle vicinanze dell'area ferroviaria. Ciò permetterà di liberare, e quindi riqualificare, la zona di Piazza Roma dove abitualmente gli autobus sono soliti sostare. Nei pressi della stazione FS si intende ricavare un parcheggio da almeno ottanta posti auto e recuperare, esteticamente parlando, tutta l'area delle ferrovie attualmente adibita a deposito. Conclusione dell'opera prevista, indicativamente, per la fine del 2005.

Fossano, superata l'empasse che gli aveva fatto momentaneamente accantonare il progetto, rivoluzionerà l'area della stazione ferroviaria, sia dal punto di vista del gusto che della funzionalità.
Di fronte all'Istituto Salesiano verrà realizzato un parcheggio da novanta stalli, mentre si erigerà, ex novo, una stazione per gli autobus. Però, la miglioria più evidente sarà garantita dal prossimo collegamento stradale tra via Paglieri e Corso Emanuele Filiberto.

Mondovì vede i vari interventi in programma perfettamente amalgamati con la costruzione della nuova Funicolare Breo-Piazza, i cui lavoro dovrebbero, finalmente, vedere la luce entro fine anno.
Cinque i lotti principali che compongono il progetto movicentro monregalese.
Il primo prevede la riqualificazione di Piazza d'Armi, la realizzazione di un parcheggio sotterraneo e di una rotonda (?) davanti alla chiesa di Santa Croce.
Il secondo vedrà sorgere un nuovo parcheggio nella zona della stazione dei treni, dal lato di via Fossano, con sottopasso di collegamento ai binari.
Il terzo, quasi completato, riguarda la sistemazione di piazza della Repubblica: il Monumento ai Caduti è stato spostato in posizione più defilata rispetto a quella occupata precedentemente (anche se in senso opposto rispetto a quanto suggerirebbe la logica), ed è stata costruita una nuova rotatoria che, con il tumulo etrusco di Viale Vittorio Veneto e la 'Goj', consente ai monregalesi di farsi un filotto rotativo niente male... provare per credere.
Il quarto stabilisce la costruzione di un ascensore coperto in grado di collegare Piazza d'Armi con la Cittadella, mentre il quinto consiste nella costruzione di un altro ascensore, sempre coperto, che unirà il parcheggio dell'ex stazione di Breo con Piazza Monteregale. Piste ciclabili e camminamenti pedonali, oltretutto, sono già stati costruiti in Breo, Rinchiuso ed Altipiano.

Cuneo, al contrario delle altre quattro compagne, è quella più indietro sulla realizzazione del progetto.
Dopo aver accantonato quello precedente, a causa di soluzioni tecniche che non convincevano appieno, il capoluogo necessita di ben dieci milioni di euro per riqualificare l'area della stazione, ed attrezzarla adeguatamente allo scambio gomma-ferrovia.
Ora, avvalendosi della modularità del progetto, il Comune intende procedere con lotti separati, finanziabili mano a mano che ci sono soldi disponibili. Tre i punti principali che riguarderebbero la stazione autobus di via Monviso, le tettoie di sosta e la rotonda all'altezza di via Coppino, il parcheggio interrato con rampa di accesso da via Monviso, con il collegamento pedonale alla biglietteria sita in piazzale Libertà e la realizzazione di 480 posti auto, grazie ad un parcheggio a tre piani situato dietro al parco.
In merito al nuovo progetto movicentro cuneese, scettici pareri sono stati espressi da alcuni esponenti delle autolinee Ati e Nuova Benese.
Viene contestata, principalmente, una mancanza di integrazione della linea di autopullman con quella ferroviaria, in quanto non sono previsti adeguati spazi per l'attestamento. Occorre anche rivedere le entrate e le uscite al Movicentro ed incentivare i cittadini, magari prevedendo corsie preferenziali, a servirsi dei mezzi pubblici.
Altrimenti, questo ottimo progetto, per quanto concerne il capoluogo, rischia di partire già morto: i soldi sono pochi per tutti, quindi, là dove ci sono, sarebbe proprio ora di iniziare ad utilizzarli con raziocinio.

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