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Data di pubblicazione:26/04/2004
Fonte:Il Piccolo di Alessandria
Titolo dell’articolo:I pendolari protestano contro Trenitalia. Torino-Alessandria: cinque ore di odissea
Testo dell’articolo:ALESSANDRIA - Continua la battaglia contro Trenitalia ingaggiata da un gruppo di pendolari che utilizzano, per recarsi quotidianamente al lavoro, la linea ferroviaria Alessandria-Torino. Clienti delle ferrovie che con puntiglio e precisione, si erano presi la briga di annotare ogni ritardo, arrivando in un anno ad un monte ore davvero impressionante. Ritardi e disagi, già più volte segnalati, dunque, ma che sembrano non aver mai fine. Ecco quanto è accaduto martedì 20 aprile. Un gruppo di dipendenti della Arvin Meritor, ditta specializzata nella produzione di ammortizzatori per auto, occupa i binari della stazione di Asti per protestare contro l’annunciata mobilità per 160 dipendenti della ditta. I pendolari alessandrini, all’uscita dal lavoro, come sempre si recano alla stazione Torino Lingotto per rientrare a casa, ma alle 18 viene loro comunicato che i treni per Alessandria sono stati soppressi. Nessuno segnala loro che alla stazione di Torino Porta Nuova partivano alcuni treni per Alessandria (via Novara). Prima negligenza da parte dei dipendenti Trenitalia, purtroppo non sarà nemmeno l’ultima, infatti alle 19 i pendolari alessandrini prendono un treno regionale per Asti, che arriva alle 20.05 in stazione, dove, secondo i tabelloni, tutti i treni erano in orario. Andiamo quindi a cercare di chiedere informazioni ai dipendenti in servizio alla stazione - spiegano i pendolari - ma nessuno sa niente. Ennesima negligenza in quanto il personale non era identificabile, non portava il cartellino di riconoscimento, e non ha dimostrato quella competenza e cortesia di cui si parla nella carta dei servizi di Trenitalia». Per gli sfortunati viaggiatori le sorprese non sono ancora finite. Usciti dalla stazione di Asti scoprono che ci sono dei pullman, vuoti, per Alessandria, ma gli autisti dicono loro di non aver ricevuto alcuna autorizzazione a caricare passeggeri: Trenitalia aveva fatto arrivare il bus da Alessandria, dimenticandosi di dare l’autorizzazione, per il ritorno, a far salire persone. Dimenticanza assai assurda.
A questo punto erano ormai le 20.45, da quasi cinque ore i pendolari attendevano di poter far rientro a casa. «Per fortuna un nostro collega di Asti ci ha prestato la sua auto - dicono alcuni ei pendolari - e così dopo 5 ore dall’uscita dal lavoro e una lunga peregrinazione siamo finalmente arrivati a destinazione.
Trenitalia ha dimostrato ancora una volta di non saper assolutamente gestire in modo appropriato le sue risorse e soprattutto i rapporti con i suoi clienti e la loro cura, facendosi seriamente carico del problema e dei disagi conseguenti».
Come dar loro torto?

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