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Data di pubblicazione:26/05/2004
Fonte:Il Piccolo di Alessandria
Titolo dell’articolo:Lettere - I trasporti ferroviari penalizzano l’Università
Testo dell’articolo:Gentile redazione,
leggo che finalmente si stanno prendendo provvedimenti riguardo all'accoglienza/alloggio degli studenti nelle tre città cui fa capo l'Università Amedeo Avogadro. Ciò, ovviamente, non mi dispiace. Devo tuttavia constatare che molto meno interesse viene posto - soprattutto ad Alessandria - sul problema dei trasporti ferroviari. Fattore, invece, essenziale per attirare studenti (e docenti) nella nostra università. Non è certo un mistero che la maggior parte degli studenti e dei docenti - fra questi anch'io - non risiede in città, ma appartiene alla nutrita schiera dei pendolari.
Avviene che, in seguito alla ristrutturazione del servizio ferroviario, parecchi interregionali sono stati soppressi: fra questi quello per Bologna del mattino, che consentiva di arrivare in tempo a fare o ‘subire’ lezione. Questo treno è stato
sostituito - dopo faticose trattative - da un regionale che arriva alla stessa ora ma che nell'arco degli ultimi 15 giorni è stato soppresso per due volte. Il peggio si verifica, tuttavia, al ritorno, quando tutti siamo stanchi e vorremmo solo tornare a casa. I treni a disposizione sono intercity (che non fermano a Torino Lingotto, dove scende la maggior parte dei docenti) ed interregionali, i più provenienti dalla linea di Genova.
Linea - a quanto pare - piuttosto disgraziata, non solo per l'incidente dei giorni scorsi (che ha creato ritardi abissali, attorno ad 1 o 1+1/2 ora) ma anche per altri motivi. Oltre alle conseguenze dell'incidente di cui sopra, nei primi 4 mesi di quest'anno si sono verificate due interruzioni a tempo indeterminato che ci hanno costretti a rientrare a casa via Vercelli! Inoltre, il ritardo medio dei treni interregionali (in particolare quello delle 16.40) è di circa 15 minuti con massimi di
40.
Esisteva fino a pochi mesi or sono un treno regionale proveniente da Novi Ligure ed in partenza da Alessandria alle 17.05 usatissimo dai pendolari, puntuale e comodo (l'aria condizionata, d'estate è piacevole). Treno che è stato soppresso non si sa per quali ragioni. Solo nell'ambito dell'università e dell'Arpa sono state raccolte le firme di oltre 150 persone (sufficienti a riempire il treno) in calce ad una petizione per il suo ripristino, inviata a Trenitalla. Ad oggi, dopo tre mesi, non abbiamo avuto alcuna risposta.
Per questa ragione mi rivolgo a voi perché consigliate al sindaco, ma soprattutto al prossimo presidente della Provincia (chiunque sia: non potrò comunque votarlo, non essendo residente) perché si attivino ad ottenere un miglioramento del servizio. Forse, nei loro confronti, Trenitalia non potrà fare orecchie di mercante.
Professor Enrico Sappa

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