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Data di pubblicazione:06/06/2004
Fonte:Il Giornale del Piemonte
Titolo dell’articolo:Bra: il passaggio a livello divide la città e i Poli
Testo dell’articolo:Mancano pochi giorni all'apertura dei seggi e il clima della campagna elettorale, per la corsa alla poltrona di primo cittadino di Bra, si fa sempre più intenso. Da una parte, come è noto, Camillo Scimone, espressione di uno schieramento di centrodestra che non comprende la Lega Nord, la quale affida la propria rincorsa solitaria al capogruppo comunale uscente, Michelino Davico. Poi, per il centrosinistra, la diessina Bruna Sibille.
Proprio quest'ultima è stata la promotrice dell'iniziativa che ha scatenato un acceso dibattito tra le diverse forze politiche. La possibilità di facilitare il collegamento tra il resto della città e gli abitanti del popoloso quartiere dell'Oltreferrovia. In sintesi, dei sei binari presenti alla stazione, quattro verrebbero fermati, mentre i due diretti rispettivamente a Cherasco e Alba sarebbero interrati. Sopra di loro nascerebbero una rotonda e aree verdi per recuperare una zona degradata di Bra. "Un'uscita puramente elettorale", sentenzia Camillo Scimone, intervenuto l'altra sera a un incontro sul tema della viabilità braidese, cui ha preso parte anche il vicepresidente della Regione Piemonte, William Casoni.
"Sfruttando una reale esigenza della gente che abita in quella parte di Bra - incalza Scimone -, la sinistra ha voluto solo attirare su di sé l'attenzione a pochi giorni dalle elezioni".
Una secca presa di distanza arriva anche dallo stesso Casoni, soprattutto nella veste di assessore regionale ai Trasporti. "Il progetto presentato dal candidato sindaco Sibille è assolutamente improponibile. Impossibile da realizzare. Le spese per i lavori ammonterebbero a più di cento milioni di euro e le Ferrovie hanno già fatto notare che in questo momento, alla voce delle spese, esistono altre priorità". "Senza contare che nessun progetto preciso è stato ancora presentato a Provincia, Regione e Ferrovie. Pura demagogia preelettorale, un'idea che è destinata a cadere presto nel dimenticatoio".
Non si fa attendere la difesa di Bruna Sibille. "Non ho la pretesa di dire che si tratti della migliore idea possibile, ma ritengo sia un tema importante, che tocca cinque-seimila abitanti di Bra. È un problema che esiste da cento anni, da quando c'è la ferrovia. So anche che è un progetto molto oneroso, ma se non si hanno idee ambiziose non si può lavorare in maniera costruttiva". "In definitiva - conclude - io la mia idea l'ho messa sul tappeto. Aspetto di vedere le altre soluzioni possibili".
Intanto, l'incontro tra il candidato sindaco Camillo Scimone e William Casoni ha fornito anche l'occasione per fare il punto su altre tematiche che toccano da vicino la quotidianità del Braidese. A cominciare dal Movicentro che, assecondando la filosofia che caratterizza anche gli altri progetti pensati nella Granda, permetterà ai cittadini di cambiare e alternare comodamente i mezzi di trasporto per i loro spostamenti. "Di fronte alla stazione, senza occupare altro suolo pubblico, sorgeranno parcheggi per le auto, le bici e i motorini. A pochi passi dalle fermate dell'autobus. I lavori dovrebbero concludersi entro i prossimi due anni". Proprio i parcheggi sono un'altro dei temi particolarmente sensibili agli occhi della cittadinanza braidese. "E il progetto del Movicentro risolverà parte del problema", auspica Scimone.
Ma un'altro progetto davvero interessante potrebbe profilarsi all'orizzonte per quanto riguarda il trasporto pubblico. Il candidato sindaco del centrodestra e il vicepresidente regionale hanno infatti sviluppato congiuntamente un utilizzo innovativo dei mezzi pubblici: il trasporto "a chiamata". "Sarebbe utile soprattutto per i cittadini che abitano nelle frazioni periferiche - spiega Casoni - e che non sempre sono ben serviti. In questo caso si potrebbe affiancare al normale orario di linea alcune corse che si muovono solo se chiamate dai cittadini". "Non parliamo certo di bus da cinquanta posti - precisa ancora Casoni - ma sarebbero sufficienti un paio di mezzi da una decina di posti. Il costo del biglietto? lo stesso di quello del normale trasporto pubblico. Si tratta di un tipo di mobilità "intelligente" che è già stato sperimentato in altri paesi e che ha dato risultati davvero buoni".
Sempre in tema di viabilità, è altrattanto corposo il capitolo legato alle infrastrutture. In particolare, quelle in via di costruzione. "La Regione ci ha assicurato - dichiara Camillo Scimone - che la tangenziale di Bra sarà presto prolungata oltre Sommariva Bosco, per poi congiungersi direttamente con l'autostrada Torino-Savona". "E già dal prossimo anno - aggiunge Casoni - dovremmo riuscire a inaugurare il tratto di autostrada che collega Marene a Bra. Una velocizzazione dell'accesso alla Torino-Savona, in attesa del completamento della Asti-Cuneo". "Viste le diverse tempistiche dei lotti - conclude Casoni - la strategia è quella di cominciare ad aprire i tratti funzionali. È il caso anche del tratto di Sant'Albano, utile per i cuneesi che vogliono arrivare alla Torino-Savona senza passare da Fossano o Marene".

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