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Data di pubblicazione:12/06/2004
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:STORIE DI PENDOLARI ESASPERATI DA MEMORARIO. Treni, 90 giorni per migliorare
Testo dell’articolo:CUNEO - Ci sono i viaggiatori della Bra-Cuneo, che chiedono più coincidenze. Gli studenti della Val Vermenagna, costretti d’inverno ad attendere oltre mezz’ora, al freddo in stazione, per tornare a casa. Lavoratori che, ormai, per arrivare in orario si spostano in auto. E chi, per raggiungere l’ufficio a Torino ogni mattina, fa i conti con disagi, servizi scadenti, ritardi. Storie di pendolari della Granda che, l’altra sera a Bra, si sono ritrovati per discutere ancora una volta orari e tabelle, quelle del nuovo Memorario, tanto contestato nei mesi scorsi. Rivedute e corrette in corsa, dopo pochi giorni (e un treno bloccato dai lavoratori braidesi e albesi a Carmagnola per protesta), in autunno diventeranno definitive. «Trenitalia accetta proposte fino al 13 settembre - spiega Andrea Sacco del Comitato spontaneo pendolari di Bra ed Alba (sito web: http://pendolaribra.altervista.org), l’unico della provincia di Cuneo ad aver partecipato al tavolo tecnico della Regione -. Poi, da ottobre l’orario non si potrà più cambiare. E a dicembre entrerà in vigore quello definitivo». La Regione ha chiesto agli utenti di collaborare, indicare modifiche per migliorare il servizio, fare proposte. L’altra sera, alcuni pendolari che da Alba e Bra vanno lavorare a Cuneo hanno lamentato problemi negli spostamenti: se si perde una coincidenza, si aspetta quasi un’ora. «I treni ci sono ma sono mal distribuiti - prosegue Sacco -. Le ferrovie si stanno occupando solo dei convogli per Torino, così le esigenze di questi ’’viaggiatori trasversali’’ vengono trascurate. Anche su quella linea, esistono situazioni disastrose come quelle dei treni festivi. Le tabelle che sono state proposte per il 2005 riprendono gli stessi orari di quest’anno, se si escludono un treno anticipato al mattino, e due posticipati di cinque minuti la sera. Ma con i tempi di percorrenza ’’gonfiati’’, è quasi impossibile fare ritardi. L’altro giorno, il treno 4529 delle 17,45 da Porta Nuova, a Trofarello è arrivato mezz’ora dopo. Un ritardo che a Bra era già dimezzato. Quando Trenitalia tornerà a convocarci, faremo presenti anche queste difficoltà». Le cose non vanno meglio sulla Limone-Cuneo-Torino-Genova. Sara Roggia fa parte del comitato che ha raccolto 1719 firme tra Vernante, Limone e Robilante. «A pagare il prezzo più alto - dice - sono gli studenti che dalla Val Vermenagna scendono a Cuneo. Arrivano in città alle 7,24, dopo essere partiti alle 6,45. A quell’ora le scuole non sono ancora aperte e nei mesi invernali rimangono al freddo. Il treno dopo arriva troppo tardi, alle 8, quando iniziano le lezioni. E i disagi si ripetono al ritorno». Disagi che riguardano anche i lavoratori dipendenti. In molti, adesso, al treno preferiscono l’auto.


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