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Data di pubblicazione:11/07/2004
Fonte:Il Giornale del Piemonte
Titolo dell’articolo:Pendolare denuncia lo «scroccone» del viaggio in treno
Testo dell’articolo:Non bastavano le coincidenze mancate, il maltempo e gli imprevisti. Ci volevano anche i cosiddetti "portoghesi" a far ritardare i treni. Sono quelli che salgono alla stazione senza pagare il biglietto, magari si nascondono nei bagni e poi perdono le staffe nel momento in cui vengono beccati da un solerte controllore. E se la discussione va avanti più del dovuto alla fine a farne le spese sono i pendolari in regola, quelli che il biglietto lo pagano a ogni corsa. Anche quando lo speaker annuncia il ritardo. Ma G.C. un bel giorno ha detto basta, si è ribellato e ha portato davanti a un giudice quel tipo tutto jeans e sigaretta in bocca anche dove non è permesso fumare, che era solito viaggiare gratuitamente. Anzi, innescava una discussione con il controllore se veniva scoperto. Come quella volta che il dipendente di Trenitalia non aveva voluto ascoltare ragione e gentilmente, ma con fermezza, lo aveva fatto scendere alla stazione di Fossano. E così tra un "Scenda prego" e un "Non si permetta di darmi ordini", il treno diretto a Cuneo, ha accumulato quindici minuti di ritardo. Ed è così partita la denuncia da parte del pendolare stufo di arrivare in ritardo. L'accusa per A.M. è quella di interruzione di pubblico servizio. In prima istanza il tribunale di Cuneo dà ragione al "portoghese". La sentenza recita più o meno così: "Se il ritardo è minimo il servizio non viene interrotto. È fisiologico". E sì, in effetti non arrivare in orario per i treni italiani non è un fatto eccezionale. Ma il procuratore cuneese non si adegua e fa ricorso in Cassazione, che stabilisce: "Questo è un caso diverso, in quanto il ritardo è stato deliberatamente causato da una persona, salito sul convoglio senza aver consapevolmente pagato il biglietto, che poi si è rifiutato di scendere". La parola ora passa alla Corte d'Appello di Torino, perché anche quello della giustizia è un viaggio lungo e spesso arriva in ritardo.

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