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Data di pubblicazione:23/07/2004
Fonte:La Stampa edizione di Savona
Titolo dell’articolo:UN’INTERROGAZIONE: treni «lumaca» sul percorso Savona-Torino
Testo dell’articolo:S.GIUSEPPE. Sulla linea Torino-Savona-Ventimiglia i convogli passeggeri veloci sono merce rara. I tempi di percorrenza sono molto vicini a quelli di mezzo secolo fa, quando ancora i treni erano trainati da locomotori a corrente alternata. Il problema di riportare al più presto in servizio, specie sulla tratta Torino-Savona, i «diretti» e gli «espressi» è stato sollevato, con una interrogazione all'assessore regionale ai Trasporti del Piemonte, dal parlamentare Enrico Costa (Fi) di Mondovì che chiede, per l’appunto, il ritorno di questo tipo di treni in vista della riformulazione dell’orario ferroviario. «Nel dicembre scorso, con l'introduzione di “Memorario” sulla Torino-Savona, si è giustamente inteso valorizzare le piccole stazioni e le fermate minori - scrive Costa -. Questa politica ha finito per essere applicata a tutto campo, senza tenere conto delle esigenze di chi utilizza le fermate più importanti e lontane della linea, percorrendo quotidianamente distanze prossime ai 100 chilometri». La scelta di servire tutte le stazioni della Torino-Savona, ha determinato un allungamento dei tempi di percorrenza, pari anche al 20 per cento, portando i convogli ad affrontare, ad esempio la tratta Mondovì-Torino di 83 chilometri, in 1 ora e 18 minuti, contro i 55 minuti impiegati fino agli Anni '90. E se almeno le stazioni minori fossero attive. In realtà molte sono state «disabilitate», come si dice nel linguaggio tecnico delle FS. In buona sostanza sono prive di personale e ridotte a mal partito dai vandali. In pratica servono solo come riparo temporaneo per i viaggiatori in attesa del treno.

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