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Data di pubblicazione:23/07/2004
Fonte:La Stampa edizione di Savona
Titolo dell’articolo:Odissea sul treno del mare. Cinque ore da Pavia a Loano fra guasti e disagi
Testo dell’articolo:SAVONA - Odissea sul treno Milano-Ventimiglia 2183. L’interregionale avrebbe dovuto partire da Pavia alle 8,45 per arrivare a Loano dopo 2 ore e 40 minuti. In realtà alle 13,10 il convoglio era ancora fermo alla stazione di Savona sotto un sole infernale e con i passeggeri costretti a restare a bordo per motivi di sicurezza. Sul 2183 ieri mattina si è verificata una concatenazione di ritardi, episodi sfavorevoli, guasti e disavventure varie che hanno fatto inferocire i passeggeri scatenando la protesta di Assoutenti e anche un’interpellanza parlamentare dell’onorevole di Forza Italia Enrico Nan. Il treno avrebbe dovuto partire alle 8,45 da Pavia ma fin da subito ha accusato 15 minuti di ritardo. L’interregionale ha poi accumulato due ore e i viaggiatori sono arrivati a Loano solo alle 13,30, quasi cinque ore dopo. Fin dalla stazione di Pavia il treno aveva accusato un guasto al locomotore ma non potendolo sostituire per l’ormai consueta carenza di materiale rotabile, il convoglio ha proseguito a velocità ridotta. Ad Arquata Scrivia il treno aveva già accumulato 57 minuti di ritardo e non potendo percorre la via più breve verso Genova a causa dei lavori di manutenzione, è passato per Busalla perdendo altri 20 minuti. A Genova l’interregionale è arrivato 85 minuti dopo la tabella di marcia e anche in questo caso non è stato possibile cambiare il locomotre. Dopo un’altra ora di viaggio a ritmo blando, il 2183 è entrato lemme lemme nella stazione di Savona dove finalmente è stata avviata l’operazione di sostituzione del locomotore che però ha richiesto 45 minuti. Nel frattempo i passeggeri sono stati costretti a restare sul treno per ragioni di sicurezza, visto che venivano effettuate manovre. Il sole dopo 20 minuti ha cominciato ad arroventare le lamiere e ben presto i passeggeri hanno accusato crisi di calore. Alla fine il convoglio è ripartito ma a Loano è arrivato 2 ore e 10 minuti più tardi del previsto.
Trenitalia ammette le proprie responsabilità: «Non possiamo che scusarci con i viaggiatori per i deprecabili disagi a cui sono stati sottoposti». Il vicepresidente nazionale di Assoutenti Gianluigi Taboga però grida allo scandalo: «La misura è colma. Tenere chiusi su un treno fermo e stipato sotto il sole centinaia di passeggeri fra cui anziani e bambini è veramente troppo. Cinque ore di viaggio da Pavia a Loano sono veramente esagerate per un Paese moderno. E’ indispensabile un intervento del ministro». Nel pomeriggio a Roma si è svolto un incontro fra il governatore regionale Biasotti e l’amministratore delegato delle Ferrovie Elio Catania. Sul tavolo il progetto del Terzo valico e i disservizi dei trasporti regionali. «Per fare fronte alle problematiche del servizio di trasporto locale, è stato deciso - si legge in un comunicato delle Ferrovie - di costituire un gruppo comune di monitoraggio formato da Regione, Trenitalia, Rfi per un esame della qualità del servizio e dell’informazione alla clientela. Da parte di Ferrovie dello Stato è stata annunciata una maggiore disponibilità di materiale rotabile a partire dai prossimi giorni. Su invito del presidente Sandro Biasotti, a settembre si terrà un incontro a Genova per fare il punto sulle azioni intraprese».

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