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Data di pubblicazione:04/08/2004
Fonte:Piemonte Informa
Titolo dell’articolo:Degrado delle stazioni ferroviarie a Lesa e riviera, Racchelli a Trenitalia e Rfi: “Recuperiamole e rilanciamole”
Testo dell’articolo:“La stazioncina d'epoca di Lesa sembra appena uscita da un bombardamento. Vetri rotti, ruggine, arredi fatiscenti, macchie, scritte e graffiti sui muri, sottopassi da incubo metropolitano, addirittura aiuole diventate orti abusivi. Una scena di rovine post-belliche già inconcepibile in qualunque Paese europeo, ma ancora più intollerabile in una località turistica fiore all'occhiello della Riviera del Verbano e di tutto il Piemonte come Lesa.
Per questo ho scritto a Trenitalia e Rfi chiedendo non solo che venga posto rimedio a questo sconcio, ma di avere il quadro preciso delle condizioni delle stazioni rivierasche per farne un adeguato biglietto da visita per i turisti, e per mettere a punto un piano di valorizzazione che rilanci in funzione turistica la tratta lungolago della linea Milano-Sempione sul modello di quella delle Cinque Terre”.
L'iniziativa è dell'assessore al Turismo, Sport e Olimpiadi 2006 Ettore Racchelli, che ha raccolto la denuncia (corredata di eloquente documentazione fotografica) dell'assessore al Turismo del Comune di Lesa Margherita Campari Pericoli.
Racchelli ha richiesto un vertice con l'ingegner Giacomo Palmeri, direttore compartimentale Infrastrutture Piemonte di Rete Ferroviaria Italiana, e l'ingegner Edwald Fischnaller, direttore Trasporto Regionale Piemonte di Trenitalia S.p.A., per valutare le possibilità di un tempestivo intervento di recupero e risanamento che restituisca alla stazione di Lesa il decoro e la funzionalità adeguate alle esigenze di tutti gli utenti, e soprattutto la riporti all'altezza del ruolo di accoglienza e di gradevole biglietto da visita per i turisti che strutture come queste devono poter assolvere al massimo livello. Quella di Lesa è infatti una stazioncina d'epoca anni Venti-Trenta con boiseries in stile svizzero e pensiline in ferro battuto, testimonianza storica assolutamente da recuperare e valorizzare.
“Come si può pensare - spiega Racchelli - che un turista che scelga il treno per viaggiare e conoscere una delle zone più belle d'Italia sia accolto in questo modo quando posa il piede a terra dal predellino? Dobbiamo rassegnarci a che l'arredo universale delle stazioni sia anche nel Bel Paese solo quello disperato dei graffiti e delle devastazioni da subway americana? È risaputo che la causa prima di degrado delle nostre stazioni ferroviarie è il vandalismo degli stessi utenti, unito alla mancanza di controlli umani ed elettronici. Ma è altrettanto vero che, in questo caso specifico, appare del tutto inspiegabile il protrarsi di un'incuria cui solo anni d'assenza totale di manutenzione e di mancati interventi di risanamento hanno consentito di arrivare a un simile sconcio”.
Ma Racchelli va oltre, e chiede a Trenitalia e Rfi di valutare anche ”la situazione complessiva delle condizioni strutturali, dei servizi e dell'arredo urbano delle stazioni rivierasche del Lago Maggiore fra Arona e Mergozzo, allo scopo di affrontare in modo strutturale il problema del loro decoro e di mettere allo studio una strategia di valorizzazione e promozione dell'uso turistico della tratta rivierasca della linea Milano-Sempione (ad esempio con l'istituzione di corse speciali ad alta frequenza, con biglietto turistico e fermate in tutte le località, impiego di motrici a vapore e carrozze d'epoca, ecc...)”.
L'obiettivo è quello di potenziare e valorizzare l'uso del treno come mezzo alternativo ed affascinante, per visitare e conoscere in modo nuovo le località turistiche della Riviera del Verbano. Di farne, in altri termini, una linea turistica come avviene ad esempio alle Cinque Terre.

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