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Data di pubblicazione:06/08/2004
Fonte:La Stampa edizione di Alessandria
Titolo dell’articolo:I pendolari puntano sulla statistica per dimostrare i disservizi: banca dati sui ritardi dei treni nel Novese
Testo dell’articolo:NOVI LIGURE - I pendolari ora puntano sulla statistica. Le rilevazioni dei ritardi saranno raccolte in maniera sistematica ed elaborate. L’avvocato novese Ermanno Matarazzo (anch’egli utente del treno) sta studiando, per conto dell’Apn, la possibilità di intentare una causa dimostrativa contro Trenitalia per ottenere il riconoscimento del danno biologico. «L’iniziativa avrà come punto di riferimento il 1º luglio, ossia il giorno in cui la situazione da critica è diventata insopportabile - dice il presidente dei pendolari novesi, Riccardo Leardi -. Il legale ha evidenziato come, per avere qualche possibilità di successo, la causa debba essere corredata da una precisa documentazione. Invito pertanto tutti coloro che fossero interessati a una tale azione a collaborare, prendendo nota e segnalandomi i ritardi di tutti i treni da loro utilizzati. Per farlo ci si può rivolgere all’indirizzo di posta elettronica rikmarta@inwind.it. È evidente che quanto più numerosi saranno stati i rilevatori, tanto più completa e incontestabile diverrà la documentazione». In questa rilevazione statistica sono già stati coinvolti i viaggiatori che più attivamente collaborano con l’Associazione pendolari novesi e che fanno parte della relativa mailing list di posta elettronica. Leardi, accettando il suggerimento di un altro pendolare, ha inviato a loro uno schema. «Sono ormai numerosi anni che, con i dati raccolti, contesto le cifre ufficiali delle Ferrovie. Questa volta, coinvolgendo un maggior numero di pendolari, la mole di numeri raccolta sarà ben maggiore. Sarà divertente vedere se a Trenitalia avranno ancora la faccia tosta di negare l’evidenza, continuando a dire che oltre il 90% dei treni viaggia con un ritardo non superiore a 5 minuti». «Come esiste il tribunale del malato in ambito sanitario - aggiungono dall’Apn -, occorre istituire il tribunale del pendolare per l’inefficienza e la disorganizzazione del trasporto pubblico». Una prima resa dei conti ci sarà probabilmente a settembre, durante una nuova seduta della consulta provinciale per il trasporto pubblico locale. Saranno confrontati i dati in possesso di Trenitalia con quelli registrati dai pendolari. Poi, dall’Apn, arriva anche una puntualizzazione a parziale discolpa di Trenitalia. «Venerdì scorso Trenitalia ci era stato garantito che sulla nostra linea non si sarebbero più verificate soppressioni dovute alla mancanza di materiale. Fino ad ora la promessa è stata mantenuta. Le recenti soppressioni sulla linea per Torino sono avvenute perché il treno ha avuto un guasto (e quindi non si può nemmeno parlare di soppressioni; ndr). Ciò non toglie comunque che i danni siano stati pesantissimi e che il servizio continui ad essere pessimo».

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