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Data di pubblicazione:03/09/2004
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:Treni, arriva «Memorario3». I Comitati nati a tutela di chi viaggia avanzano una serie di rivendicazioni su tutte le linee.
Testo dell’articolo:Nascerà mercoledì a Torino il «Memorario3». Questa volta però, alla riunione del tavolo tecnico della Regione per le nuove tabelle dei treni, ci saranno anche i pendolari della provincia di Cuneo dopo le proteste dei mesi scorsi contro i disservizi delle ferrovie. Proteste alle quali hanno aderito centinaia di viaggiatori. Oltre mezzo migliaio sulla linea Cuneo-Torino, 1700 tra Vernante, Limone e Robilante, per la tratta Limone-Cuneo-Torino-Genova. Studenti della Val Vermenagna, costretti d’inverno ad attendere oltre mezz’ora al freddo in stazione a Cuneo per tornare a casa, ma anche lavoratori che, per arrivare in orario, hanno scelto di viaggiare in auto.
A dare il via all’«inverno caldo» dei treni, all’inizio dell’anno erano stati gli utenti di Alba e Bra che per ribellarsi contro l’ennesimo ritardo, a gennaio, scesero addirittura sui binari e bloccarono un convoglio. Poi, si costituirono in comitato e chiesero di essere ascoltati. Detto, fatto. E lunedì, la Regione ha inviato loro le bozze del nuovo «orario cadenzato». «Mancano ancora i collegamenti diretti tra Alba, Bra e Cuneo - spiega il portavoce del movimento, Andrea Sacco -, ma quasi tutte le richieste sono state esaudite. I tempi di percorrenza tra Torino e Bra si sono ridotti anche di 20 minuti. Verrà reintrodotto un treno con partenza alle 18,10 a Porta Nuova e arrivo a Bra alle 18,54. E la corsa serale Torino-Alba collegherà Porta Nuova a Bra in 43 minuti e Torino con Alba in un’ora esatta, anziché i 63 minuti dell’attuale convoglio e gli 81 della Torino-Alba. Mercoledì alla Regione chiederemo soltanto aggiustamenti di pochi minuti per garantire la coincidenza fra i treni delle nostre linee con quelli della Fossano-Torino». Per i diretti tra Cuneo e Alba i pendolari fanno appello all’intervento di Provincia e Regione per finanziare direttamente il collegamento.
Ma la protesta non si ferma. Sulla Cuneo-Saluzzo gli utenti accusano le ferrovie di considerare la tratta un «binario morto». «Si viaggia più in pullman che in treno - dice un pendolare di Verzuolo -. Le intenzioni di Trenitalia sono chiare: basta guardare gli orari delle corse per rendersi conto che per raggiungere il capoluogo della Granda è meglio spostarsi in auto».
Ieri sera, Trenitalia ha fatto sapere «che a causa del protrarsi della costruzione dei lavori del nuovo sottopasso stradale tra Savigliano e Saluzzo da parte della Provincia», la riapertura della linea, chiusa da un mese e mezzo, slitta di 30 giorni. Ci saranno bus al posto dei treni «e la clientela sarà informata in caso di cambi di orari».


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