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Data di pubblicazione:07/09/2004
Fonte:Eco del Chisone
Titolo dell’articolo:Convegno per i 150 anni della ferrovia Torino-Pinerolo: quel treno dimezzato per Torre Pellice
Testo dell’articolo:Quando il 27 luglio 1854 il treno Torino-Pinerolo fece il suo viaggio inaugurale fu una gran festa popolare. Nonostante la preoccupazione per una strisciante epidemia di colera che affliggeva il Piemonte, le popolazioni locali salutarono con entusiasmo la novità della strada ferrata che in soli tredici mesi era passata dalla fase di progetto alla realtà. Fu anche, una grossa arrabbiatura, condita da vibranti proteste, per quegli amministratori locali che videro i loro comuni tagliati fuori dal tracciato della nuova linea. Fin qui la storia, emersa nel convegno celebrativo dei 150 anni di vita della nostra ferrovia tenutosi sabato 4 al centro congressi del teatro Sociale. Ancor oggi, per quel leggero filo che unisce la storia, gli amministratori delle nostre zone, quando si parla di Torino-Pinerolo o ancor peggio Pinerolo-Torre Pellice, esprimono rabbia e frustrazione.
«Chiudiamola questa tratta - è la provocazione di Claudio Bertalot, presidente della Comunità montana Val Pellice -. Ridurremo i costi, cesseranno le proteste per i passaggi a livello in Pinerolo e quelle dei pendolari». Uno spunto polemico accolto da Claudio Cornelli per il Coordinamento pendolari. Ragione del dissenso il nuovo orario, che dovrebbe entrare in vigore il 14 dicembre. Sono previste infatti soltanto 10 corse giornaliere nei giorni lavorativi da Pinerolo a Torre Pellice ed 11 nella direzione opposta. Il numero di corse viene ulteriormente ridotto al sabato ed alla domenica con la Val Pellice praticamente senza treno dal sabato pomeriggio al lunedì mattina.
Appare evidente la necessità di istituire un servizio integrativo su gomma con servizi navetta per evitare agli utenti lunghe attese a Pinerolo per le coincidenze. Una linea sottoutilizzata a fronte di investimenti massicci per il nuovo ponte sul Chisone ed il ripristino dell'intero percorso dopo quattro anni di stop forzato.
E la Pinerolo-Torino? Per i suoi 150 anni la festeggiata non riceverà grossi regali. Tramontato da tempo il sogno del raddoppio dei binari e del raddoppio selettivo, l'ing. Ioncoli di Rete ferroviaria italiana azienda che gestisce gli impianti fissi, ha annunciato nuovi sottopassi pedonali con allungamento dei marciapiedi nelle stazioni di None-Airasca-Piscina-Sangone, e nuove tecnologie nella stazione di Airasca. Un apparato centrale chiamato Acei che permetterà l'incrocio contemporaneo ed in maggior sicurezza dei treni nelle stazioni intermedie, limando quei 4 minuti di attesa attuali da parte del convoglio che arriva per primo. Nuovi saranno anche i tabelloni informativi che comunicheranno in tempo reale notizie sul servizio. Opere in totale per 11 milioni di euro che vedranno la luce «senz'altro per il 2006».
Per Trenitalia, società che gestisce il materiale rotabile, il dott. Roggero, responsabile commerciale regionale, ha promesso treni migliori, tra i quali il nuovissimo "Minuetto" da utilizzare anche sulla Pinerolo-Torre Pellice, qualche treno di rinforzo e inoltre ha sottolineato come in Piemonte il 95% dei convogli nelle ore di punta giungano con puntualità entro i 5 minuti. Anche la Torino-Pinerolo dovrebbe rientrare in questi dati. Purtroppo i suoi 45 minuti per percorrere 35 km sono tempi di percorrenza fermi al 1930!
Un convegno dove è forse mancato un interlocutore politico, non vogliamo chiamarla controparte, in rappresentanza della Regione, ma certamente avrà un seguito. Mercoledì 8 si terrà un incontro, cosiddetto "tavolo tecnico" tra Associazioni pendolari, Amministrazioni, Regione e Trenitalia. Argomento e speranze di risposta sempre identici: velocizzazione della linea e coincidenze.

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