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Data di pubblicazione:13/09/2004
Fonte:Il Secolo XIX
Titolo dell’articolo:Novi Ligure: treni, sull’orario invernale pendolari ancora inascoltati
Testo dell’articolo:Novi Ligure - Si è svolta nei giorni scorsi all’Ufficio Trasporti della Regione l’incontro per concordare il nuovo orario invernale, ma i rappresentanti dei pendolari novesi sono stati costretti ancora una volta a disertare la riunione.
«Lo abbiamo detto a più riprese- dice il presidente dei pendolari, Riccardo Leardi - che non possiamo partecipare agli incontri in orario di lavoro, ma sembra proprio di parlare con sordi». Pendolari in rivolta non solo per la mancanza di un fattivo dialogo con le Ferrovie che hanno presentato una bozza di orario invernale insoddisfacente e che non copre alcuni "buchi" sulle principali tratte per Genova e per Milano (i responsabili di Trenitalia naturalmente sono di diverso avviso), ma anche per l’annuncio di Elio Catania, da qualche mese alla guida dell’Ente ferroviario, che ha accennato all’eventualità di aumentare il prezzo dei biglietti.
Secondo i responsabili delle ferrovie, le tariffe sono "ferme" da almeno tre anni, mentre l’Associazione dei consumatori l’Adusfef, afferma che in questi anni è stato praticato un aumento del 15 per cento delle tariffe. «Noi saremmo disposti - aggiunge Leardi - anche a pagare sino al doppio il costo del biglietto, se i servizi fossero efficienti, ma mi sembra che così non sia, anzi è vero il contrario».
Leardi porta l’esempio della tratta Novi-Genova in cui per percorrere 57 chilometri in cui tempi di percorrenza sono di circa un’ora, dove l’eccezione è la puntualità e non la regola con tutti gli inconvenienti del caso per il duemila pendolari novesi.
Un adeguamento agli standard europei in questa tratta proporebbe un altro scenario: un treno all’ora dalle 6 alle 24 e 30 minuti di percorrenza, che al momento è un’utopia per il nostro Paese.
Ora l’Associazione Pendolari Novese ha in progettazione "una Banca Dati" in cui saranno elencate tutte le inadempienze, i ritardi, le mancate coincidenze, la cattiva manutenzione delle carrozze e soprattutto la carenza di informazioni nelle stazioni (le minori hanno chiuso le biglitterie nelle ore serali per ragioni di carattere economico). Un confronto aperto per migliorare il servizio.
«Siamo in linea con le disposizioni europee sia a livello di manutenzione che di rinnovo degli impianti - dicono i responsabili delle ferrovie - i ritardi sono un "male fisiologico" che è comune a tutte le linee ferroviarie e gli scarti di orario sono lievi».

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