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Data di pubblicazione:14/09/2004
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:Deragliamento a Cuneo: ordinate cinque inchieste. Di lavora su 2 ipotesi: errore umano o guasto
Testo dell’articolo:CUNEO - Sarà necessario il confronto tra i dati contenuti nella «scatola nera» del locomotore (con incisi gli orari e velocità del convoglio) e le registrazioni automatiche alla Stazione di Cuneo (attivazione di scambi, deviazioni e segnali), per chiarire le cause del deragliamento del 4441. Cinque le commissioni al lavoro: magistratura, Rfi, Trenitalia, ministero dei Trasporti e una mista, composta degli esperti degli assessorati ai Trasporti di Regione e Provincia. Dopo che il prefetto di Cuneo, Francesco Avellone, ha escluso «un’azione dolosa», restano due ipotesi: errore umano o guasto tecnico. Da una prima ricostruzione il treno viaggiava a 120 chilometri all’ora (velocità normalmente prevista in quel tratto), sulla rotaia di sinistra, quando lo scambio, sistemato poco prima del ponte di via della Battaglia, lo ha trasferito sulla linea di destra. L’operazione è avvenuta senza diminuire la velocità. Il convoglio ha quindi iniziato a «barcollare», travolgendo tralicci e uscendo poi dai binari. Le inchieste dovranno accertare se il segnale giallo che avrebbe dovuto avvertire, due chilometri prima, il cambio di rotaia era stato attivato. Nella zona del deragliamento i binari hanno retto bene alla fuoriuscita delle carrozze, questo, secondo gli esperti, dovrebbe accantonare l’ipotesi di cedimento strutturale della massicciata, anche se le Ferrovie avevano già programmato, per le prossime settimane, una serie di interventi di ristrutturazione di questo tratto di linea con la sostituzione dei binari. L’allarme è giunto alla centrale operativa dei vigili del fuoco pochi secondi dopo le 7,20. A chiamare il «115» una dipendente braidese del comando provinciale dei pompieri che viaggiava sul treno. Carabinieri, polizia, guardia di finanza e vigili urbani hanno subito chiuso la zona per consentire il trasferimento dei feriti all’ospedale con ambulanze e un pulmino della Cri. Alcuni pendolari illesi hanno raggiunto la Stazione di Cuneo a piedi, altri con un pullman messo a disposizione dalle Fs. La zona del deragliamento è stata posta sotto sequestro per consentire i sopralluoghi dei periti. Il traffico ferroviario sulla Cuneo-Fossano dovrebbe riprendere regolarmente domani. Oggi, alle 11, i sindacati dei ferrovieri terranno una conferenza stampa in Stazione a Cuneo per denunciare le scarse condizioni di sicurezza delle linee locali.





IL PRIMO ALLARME È STATO DATO CON IL CELLULARE DA UN’IMPIEGATA DEI VIGILI DEL FUOCO CHE HA CHIAMATO IL COMANDANTE DI CUNEO
L’ora dell’incidente
Il locomotore è deragliato alle 7,19, ha divelto 500 metri di linea elettrica abbattendo due tralicci «ponte», quindi si è inclinato sul lato destro contro la scarpata
I controlli dei periti
L’attenzione dei periti è stata concentrata sullo scambio che, prima del ponte di via della Battaglia, ha deviato il treno 4441 sul binario di destra
Dai vagoni estratti i feriti
I vigili del fuoco e agenti della Polfer sono entrati nei vagoni deragliati attraverso delle scale in legno appoggiate alla carcassa del convoglio. Alcuni dei feriti e contusi sono stati medicati nelle ambulanze della Croce Rossa. Le operazioni di recupero delle due salme si sono concluse soltanto nella tarda mattinata. I corpi sono stati trasferiti all’obitorio del cimitero di Cuneo dove, nel pomeriggio, è avvenuta l'identificazione da parte dei familiari
Gli aiuti in 10 minuti
Una trentina i vigili del fuoco mobilitati. In dieci minuti le prime squadre si sono calate nella trincea ferroviaria di Madonna dell’Olmo e aiutato i feriti.

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