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Data di pubblicazione:16/09/2004
Fonte:La Padania
Titolo dell’articolo:Treni, sicurezza anche sulle linee secondarie
Testo dell’articolo:«Occorre installare anche sulle linee ferroviarie secondarie il sistema di ripetizione dei segnali in macchina, un dispositivo di sicurezza già funzionante, ad esempio, sulla linea Torino-Milano o sulla Torino-Piacenza, che migliora notevolmente gli standard di sicurezza del sistema ferroviario»: lo propone il consigliere regionale della Lega Nord Claudio Dutto, vice presidente della Commissione Trasporti a Palazzo Lascaris, dopo il deragliamento del treno avvenuto sulla linea ferroviaria Torino-Cuneo che lunedì scorso è costato la vita a due persone.
«Il sistema - spiega Dutto - ha l’obiettivo di verificare che il macchinista abbia visto il segnale, imponendo una sorta di feed-back computerizzato. Prima che il treno transiti davanti a un segnale, ad esempio un semaforo rosso, si illumina il relativo dispositivo nel cruscotto dei comandi in cabina e il macchinista dovrà “riconoscerlo” schiacciando un apposito comando. Ad oggi, sulle linee secondarie, la procedura non prevede invece alcun feed back: se il macchinista non vede il segnale, o si verifica un guasto, non vi è alcuna possibilità di controllo, con le disastrose conseguenze cui abbiamo assistito. Con il sistema di ripetizione si garantirebbe più sicurezza sia ai macchinisti, che spesso purtroppo pagano con la vita errori fatali, sia ai viaggiatori, che hanno diritto a viaggiare tranquilli”.
Dutto, che avrebbe dovuto salire proprio su quel treno, nel viaggio di ritorno che parte da Cuneo alle 8.05, è stato tra i primo ad accorrere sul luogo della tragedia.
“Non appena giunto in stazione - racconta - ho saputo che tutti i treni erano stati soppressi a causa del grave incidente e che il servizio era stato sostituito con autobus. Con la mia automobile ho dunque raggiunto il luogo dell’incidente per effettuare un sopralluogo”.
“Il treno deragliato - spiega Dutto, che è un appassionato e profondo conoscitore di ferrovie - era un TAF nuovissimo, entrato in servizio molto recentemente, pertanto l’incidente non è stato causato da materiale antiquato. Da quanto mi risulta, inoltre, la linea Torino-Cuneo è sottoposta continuamente a lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria e proprio in questo momento stanno sostituendo, ad esempio, le rotaie tra Centallo e Fossano”.
“Le ipotesi sulle cause della tragedia - prosegue - sono ormai concentrate o sull’errore umano o sul mancato funzionamento di un semaforo, per cui il treno ha proseguito alla normale velocità di crociera, anziché rallentare per affrontare lo scambio in deviata”.
Il consigliere della Lega Nord torna poi a sollecitare la realizzazione del raddoppio della linea Cuneo-Fossano, opera già finanziata per trenta miliardi di vecchie lire, che dopo anni è ancora oggi in fase, seppure avanzata, di progettazione. “Se il binario attualmente unico di questa linea fosse stato raddoppiato - rileva oggi a malincuore Dutto - l’incidente di Madonna dell’Olmo non si sarebbe verificato perché non sarebbe stato necessario far cambiare binario al treno. I ritardi di RFI per la realizzazione di quest’opera sono ormai inaccettabili”.

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