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Data di pubblicazione:17/09/2004
Fonte:Il secolo XIX
Titolo dell’articolo:Treni, un’altra settimana nera sulla linea Acqui-Ovada-Genova
Testo dell’articolo:Ovada. Continua il calvario per oltre un migliaio di pendolari della linea ferroviaria Acqui-Ovada-Genova, e la protesta dilaga. Nella prima parte della settimana ne sono successe di tutti i colori: guasti al materiale rotabile, ritardi, soppressione di treni, sostituzioni improvvisate di convogli con pullman e viaggiatori allo sbando. I pendolari sono stufi di essere "maltrattati" in questo modo e ora minacciano azioni di protesta con cui sperano di essere ascoltati da Trenitalia ed evitare così che l’eccezione diventi una regola.
L’ultimo episodio l’altra mattina: il treno delle 7,29 in partenza da Ovada, viene segnalato in ritardo. I pendolari sono al limite della sopportazione: «Quando c’è uno sciopero dei ferrovieri - afferma Maria Angela, portavoce della protesta - come è avvenuto qualche giorno fa, c’è la netta sensazione che, per problemi di materiale rotabile e di personale, venga subito penalizzata la linea Acqui-Ovada-Genova a favore di altre, aggiungendo problemi ai problemi».
L’episodio è l’ultimo di una serie di disagi che durante la settimana hanno colpito la linea ferroviaria. Le prime avvisaglie si sono avute lunedì, quando il treno che giunge ad Ovada da Genova alle 7,10 e porta numerosi studenti (in particolare dai comuni della Valle Stura) nelle scuole di Acqui Terme, per un guasto al locomotore si è fermato ad Ovada. Gli studenti hanno dovuto attendere quello successivo, giungendo a scuola oltre le 9,30. «Lo stesso convoglio - prosegue Maria Angela - è ritornato a Genova sostituendo l’abituale treno delle 8, giungendo, nel capoluogo ligure, dopo l’orario previsto».
Martedì altra giornata nera: il solito treno in partenza da Ovada alle 8 è giunto a Genova con circa 20 minuti di ritardo, sballando entrate al lavoro e a scuola e facendo saltare le coincidenze. Lo stesso giorno, il treno delle 17,34 da Genova, si è rotto a Rossiglione (soliti guasti al locomotore) e lì si è fermato. I viaggiatori sono stati costretti ad attendere il treno successivo, giungendo a Ovada intorno alle 19,30 e ad Acqui Terme alle 20. Però il guasto ha avuto ripercussioni anche il giorno successivo. Infatti il treno rimasto bloccato a Rossiglione non ha potuto raggiungere Acqui e di conseguenza, non è stata possibile la composizione del treno che parte dalla città termale alle 7,10 diretto a Genova. Conclusione: treno soppresso, sostituito da alcuni bus, insufficienti però a raccogliere tutti i passeggeri di Acqui e Ovada. Così parecchi viaggiatori hanno deciso di salire sul treno successivo giungendo nel capoluogo ligure attorno alle 9,45 con i conseguenti disagi per lavoro e studio.

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