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Data di pubblicazione:17/09/2004
Fonte:Il Giornale del Piemonte
Titolo dell’articolo:Via libera ai treni a lunga percorrenza
Testo dell’articolo:È di ieri la convalida del sequestro del locomotore del treno «4441». Un atto dovuto che ha posto i sigilli al «cuore» del Taf (Treno ad alta frequentazione) deragliato a Madonna dell’Olmo, lunedì mattina. E alla cosiddetta scatola nera, la zona tachigrafica, che in coda alla vettura di testa permette la registrazione dei dati inerenti a velocità e condotta del treno lungo tutta la tratta. Alla fase degli interrogatori segue, quindi, quella della raccolta di dati e perizie. Resta in ospedale invece Pietro Noto, il macchinista ferito durante l’incidente. Le sue condizioni non sono gravi ma non permettono le dimissioni, come spiegano i suoi legali. Oggi pomeriggio gli avvocati Mauro Mantelli e Gianmario Parola decideranno sulla nomina di un consulente tecnico di parte. Resta invece fissa la linea della difesa: «L’attribuzione di responsabilità richiederà senza dubbio una buona dose di prudenza - dichiara uno dei legali - Il coro di valutazioni dei giorni scorsi da parte di sindacati e pendolari ha sottolineato la vetustà di una linea non proprio all’avanguardia: tutta da valutare quindi l’attribuzione di colpe esclusivamente al macchinista». Macchinista che è iscritto nel registro degli indagati con l’imputazione di disastro ferroviario colposo e omicidio colposo plurimo. Sul fronte trasporti la situazione si avvia invece a tornare lentamente alla normalità. Ieri alle 18 è stato ultimato lo sgombero del Taf. Due gru rispettivamente da 500 e 350 tonnellate hanno liberato i binari dai rottami. RFI (rete ferroviaria italiana) ha già provveduto ai lavori preliminari nella tratta non ingombra dai resti del convoglio. Da questa mattina alle quattro uno dei due binari è tornato agibile, domani, alla stesa ora, il ripristino toccherà anche al secondo. A circolare saranno però soltanto i treni a lunga percorrenza: da Cuneo a Torino, quindi e da Cuneo a Ventimiglia. Resta in vigore, almeno fino a lunedì, contrariamente a quanto annunciato nelle passate ore, il servizio sostitutivo di autobus sulla tratta Fossano - Cuneo. «Servizio sostitutivo che ha dimostrato di funzionare bene - spiegano da Trenitalia - sovradimensionato per venire incontro alle esigenze dei pendolari, è anche stato presenziato da personale specifico nei centri principali». Una maggiore tecnologia al supporto dell’uomo è invece la richiesta che presenterà al ministro Pietro Lunardi il vice presidente regionale William Casoni, impegnato ieri nel vertice sulla sicurezza. «Anche se in questo caso - spiega - la responsabilità non sembra imputabile all’infrastruttura, una maggiore automazione dei treni assieme ai nuovi convogli previsti per Torino 2006, servirà ad evitare il ripetersi di incidenti come quello cuneese».

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