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Data di pubblicazione:20/09/2004
Fonte:Provincia Informa
Titolo dell’articolo:Articoli sulle ferrovie della Provincia di Cuneo
Testo dell’articolo:Il Consiglio provinciale ha approvato un documento sul grave incidente ferroviario
L’ordine del giorno auspica, tra l’altro, iniziative per tutelare la sicurezza della circolazione ferroviaria, degli utenti e dei lavoratori Cuneo – Con un ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio provinciale del 14 settembre il problema della sicurezza ferroviaria è tornato alla ribalta all’indomani del grave incidente di Madonna dell’Olmo che ha causato due morti e una trentina di feriti. La seduta è stata aperta da un minuto di silenzio in memoria delle vittime. Il Consiglio provinciale ha espresso vivo cordoglio ai familiari ed ha evidenziato come il dolore per la tragedia sia acuito dalla consapevolezza che si tratta del terzo grave incidente ferroviario in Piemonte in meno di un anno. “Il Consiglio – dice il documento – auspica un rapido esito dei lavori delle Commissioni di inchiesta appositamente istituite allo scopo di fornire risposte ai familiari delle vittime e acclarare le cause del grave incidente ed un impegno della Provincia e della Regione perché vengano garantite adeguate risorse economiche e attivate le iniziative necessarie per tutelare la sicurezza della circolazione ferroviaria, degli utenti e dei lavoratori impegnati in questo essenziale servizio, con particolare attenzione anche alle linee secondarie e alle relative infrastrutture”.



Incidente ferroviario di Cuneo: dichiarazione del presidente della Provincia Costa
Sull’incidente ferroviario avvenuto il 13 settembre a Madonna dell’Olmo, il presidente della Provincia Raffaele Costa ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Sono stato informato stamane del gravissimo incidente ferroviario a Marsiglia, quando stava per iniziare la Conferenza intergovernativa che aveva all’ordine del giorno il raddoppio della galleria del Colle di Tenda. Credo di dover esprimere il dolore mio e dell’intera Provincia alle famiglie delle vittime: sarò a loro vicino anche personalmente. I fatti non ancora compiutamente accertati richiedono, accanto alle inchieste giudiziarie, una forte riflessione in sede amministrativa. Ma non basterà riflettere: servono iniziative di monitoraggio che garantiscano la sicurezza. Anche se la Provincia non ha competenze specifiche in materia ferroviaria, non c’è dubbio che già domani – in sede di Consiglio provinciale – l’argomento, che interessa tutti i cittadini, verrà trattato”.



Lettera del presidente Costa al ministro Lunardi e a Trenitalia su sicurezza ferroviaria
Si ribadiscono alcune richieste già avanzate nel 2003 Cuneo – Con una lettera inviata al ministro delle Infrastrutture e Trasporti Pietro Lunardi, al direttore Giacomo Palmeri di RFI di Torino e al direttore Trenitalia Ewald Fischnaller, il presidente della Provincia Raffele Costa è ritornato oggi sul tema della sicurezza ferroviaria, dopo l’incidente avvenuto alle porte di Cuneo il 13 settembre. “Il 4 marzo 2003 – scrive Costa - ebbe luogo un tavolo di concertazione su istanza delle organizzazioni sindacali per affrontare il tema della sicurezza e dell’efficienza della linea ferroviaria Cuneo – Nizza. Vi presero parte esponenti politici e tecnici di Francia e Italia oltre a rappresentanti di Trenitalia. I lavori terminarono con la pubblicazione di un documento idoneo a sintetizzare i problemi dell’esercizio della linea ritenuta di grande rilievo ma anche non pienamente efficiente a causa di una serie di limiti dovuti in parte a problemi complessivi della struttura ed in parte a talune esigenze circoscritte. Riservandomi di tornare sull’argomento in termini più ampi – continua Costa - con la richiesta di interventi capaci di dare sistematicità e tempestività al servizio (tempi di percorrenza da Nizza e Torino in 2 ore e 30 minuti; soluzione del problema della rottura di carico in quel di Ventimiglia) si sottolinea la necessità di una serie di interventi non strutturali ma indispensabili per acquisire quella piena sicurezza che non c’è stata in passato e che non è ancora stata raggiunta. Si chiede, pertanto, di rispettare gli impegni assunti com’è avvenuto, è giusto ricordarlo, in altri settori. Ecco le necessità: dotazione per il personale, di condotta e di scorta al treno, di telefoni cellulari abilitati alla ricezione sia in galleria che nel territorio francese; messa in opera di un sistema di allarme atto ad arrestare il treno in caso di immediato pericolo (frane, caduta massi, guasti, ...); arresto automatico dei motori diesel in caso di urto (interruttore inerziale), al fine di evitare incendi e/o fumi, specie nelle gallerie; dotazione per tutta la linea di un posto di controllo informatizzato; arredamento delle carrozze con materiale ignifugo e porte antipanico”.

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