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Data di pubblicazione:27/09/2004
Fonte:TargatoCN.it
Titolo dell’articolo:Raddoppio della Cuneo-Fossano
Testo dell’articolo:CUNEO. “Esprimo viva soddisfazione nell’apprendere che il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Pietro Lunardi ha garantito che la linea Cuneo-Fossano verrà interamente raddoppiata in tempi brevi, con l’impegno di reperire le risorse necessarie: era ora!”. Lo dichiara Claudio Dutto, consigliere regionale della Lega Nord e vice presidente della Commissione Trasporti a Palazzo Lascaris.

Fu proprio Dutto, infatti, il primo a proporre il raddoppio fin dal 1995, quando fu eletto per la prima volta sia in Consiglio comunale a Cuneo che in Consiglio regionale. Durante questi anni i suoi interventi sono stati diversi: interrogazioni, ordini del giorno, sollecitazioni in aula, a seguito dei quali l’opera è stata inserita prima nel piano regionale dei trasporti, poi nel contratto di programmazione Stato-Regioni-Ferrovie dello Stato. Oggi siamo molto vicini a vedere i risultati concreti di questa lunga azione politica.

“Questa tratta - spiega il consigliere della Lega Nord - è ancora, incredibilmente, a binario unico, così come venne costruita nel 1856. E’ questa una linea particolarmente intasata, se si pensa che ogni giorno vi transitano circa 50 treni passeggeri, ai quali si aggiungono i treni merci e quelli di servizio. Il raddoppio è dunque una priorità assoluta, anche perché, in questo stato di cose, non sarebbe pensabile né convogliare su rotaia parte del traffico su strada, e neppure potenziare la Cuneo-Nizza”.
La linea, interamente elettrificata, che collega il capoluogo piemontese con quello della Granda, si sviluppa su una lunghezza di 89 chilometri. Fino a Fossano la ferrovia è a doppio binario, ma il tratto Fossano-Bivio Madonna dell’Olmo è ancora a binario unico ed è ormai al limite della saturazione. Il binario unico provoca una serie interminabile di disservizi a catena: frequenti ritardi, tempi di percorrenza eccessivi, soste per gli incroci, lunghe attese per le precedenze. Inoltre gli orari sono rigidi e vincolanti: è impossibile non solo aggiungere treni ma anche modificare gli orari. Il Comitato dei pendolari ha calcolato che il solo risparmio di tempo usufruito dai lavoratori comporterebbe un recupero di 3700 milioni annui del vecchio conio in termini di ore di lavoro risparmiate. Il raddoppio produrrebbe, oltre che un forte guadagno nei tempi di percorrenza, anche un aumento esponenziale delle potenzialità della linea, con un deciso incremento del traffico che consentirebbe di ammortizzare in tempi brevi i costi sostenuti, 76 milioni di euro.

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