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Data di pubblicazione:29/09/2004
Fonte:Eco del Chisone
Titolo dell’articolo:Senza novità il "Tavolo tecnico allargato": fumata nera per la Pinerolo-Torre
Testo dell’articolo:Fumata nera, anzi nerissima, quella uscita dal "Tavolo tecnico allargato" tenuto a Pinerolo il 22 settembre. Da una parte Trenitalia, Rete ferroviaria italiana, Regione Piemonte rappresentata dai suoi funzionari, dall'altra Claudio Bertalot per la Comunità montana Val Pellice, il sindaco di Pinerolo, Barbero, ed i rappresentanti del Comitato pendolari. L'ing. Marengo era presente per la Provincia.

«In pratica abbiamo incassato tutta una serie di no» commenta Roberto Bonetto del Comitato. «Impossibilità tecnica per il congegno che permetterebbe di abbreviare il tempo di chiusura dei passaggi a livello in corso Torino e via Vigone, servizio misto intercalato autobus-treno, o addirittura taglio delle corse, per "alleviare" almeno di un poco il disagio dei pinerolesi. Purtroppo, nonostante i quattro anni di tempo dobbiamo registrare che non è emersa alcuna proposta concreta».

In pratica dicono le Ferrovie, la pillola amara dovrà essere divisa in due. Abitanti di Pinerolo, viaggiatori e… "proviamo a ripartire" confermando ancora che il ponte sul Chisone sarà pronto per il 14 dicembre giorno di entrata in vigore del nuovo orario.

«Finalmente ci siamo incontrati - commenta Barbero -. Mi è parso di intuire una maggior comprensione da parte di Trenitalia, Rfi e Regione. Ci rivedremo a metà ottobre, speriamo di avere soluzioni concrete, sia in termini di orario, senz'altro da modificare, sia in termini di chiusura dei passaggi a livello. Certo il tempo stringe».

Una delle soluzioni emerse sarebbe l'attestazione del treno all'altezza degli scambi per la Val Pellice. Posizionato a circa 200 dalle sbarre di corso Torino, taglierebbe di 4 minuti il tempo di chiusura, attualmente previsto con il convoglio ancora in stazione e con la manovra in retromarcia da effettuare. Una soluzione giudicata interessante, ma dai tempi non facilmente definibili. Si dovrebbe infatti costruire un nuovo marciapiede e ricollocare la segnaletica. Questi lavori inoltre coinvolgerebbero il nuovo movicentro nel suo progetto definitivo che per il primo lotto, andrà all'appalto il 29 settembre.

Se il 14 dicembre la situazione non dovesse variare che cosa farà il sindaco Barbero? Darà effetto alla minaccia di sospendere il servizio per ragioni di sicurezza pubblica?

«Non sono per le soluzioni estreme - ribadisce - certo tutti devono capire che tra le 7 e le 8,45 la città non può sopportare circa 45 minuti di stop in corso Torino».

L'insoddisfazione del Comitato pendolari sta mobilitando la classe politica. Pepata la dichiarazione di Emilio Bolla consigliere regionale: «In fase di dibattimento è emerso che Trenitalia, come sottolinea il dott. Roggero, ha dovuto rivedere la proposta formulata in aprile a seguito delle dichiarazioni del sindaco di Pinerolo che, per ragioni di ordine pubblico, vorrebbe impedire la riapertura della linea. Pretenderebbe forse l'interramento della linea nel tratto pinerolese accollando tutto l'onere alla Regione? Trovo strano - conclude - che parte dei pendolari assecondi il sindaco a discapito degli interessi di tutta l'utenza».

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