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Data di pubblicazione:13/10/2004
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:A un mese dal deragliamento, vertice sulla situazione cuneese: «Nuovi sistemi di sicurezza»
Testo dell’articolo:Un vertice sulla sicurezza delle linee ferroviarie della provincia, a un mese dall’ultima tragedia, costata la vita a due persone, alle porte di Cuneo. Si è svolto ieri mattina tra il presidente della Provincia Raffaele Costa, l'assessore regionale ai Trasporti William Casoni e i sindacati dei ferrovieri. «Un incontro importante - ha sottolineato Costa - per affrontare il nodo sicurezza, alla luce dei due gravi incidenti che si sono registrati sulla Cuneo-Nizza e sulla Cuneo-Fossano, che hanno provocato complessivamente quattro morti». Alla «Granda» servono interventi strutturali, come l’elettrificazione di alcune linee e il raddoppio del tratto Cuneo-Fossano. Molto, però, si può fare anche per migliorare la gestione ordinaria di convogli e binari. «Ad esempio - ha detto Costa, che nei prossimi giorni incontrerà i responsabili delle Ferrovie - dotare i ferrovieri di telefoni cellulari in grado di funzionare nelle gallerie. Solleciterò la direzione Rfi, perché provveda urgentemente a sistemare, nelle gallerie, cavi per garantire la ricezione dei segnali». Il ministro Lunardi si è impegnato a inserire il raddoppio della Cuneo-Fossano nel prossimo Cipe, con progetto entro novembre e 15 milioni di euro già stanziati. William Casoni ha annunciato che verrà anticipata l'introduzione della tecnologia Scmt (il sistema che provvede alla frenatura automatica dei convogli in caso di superamento delle velocità consentite o di mancato rispetto dei segnali di marcia), che sarà installata su tutta la rete piemontese entro la fine del 2005. «Si comincerà dalla provincia di Cuneo - ha spiegato l’assessore regionale -. Per quanto riguarda motrici e carrozze, la Regione ha stanziato 70 milioni di euro, insieme a Trenitalia, per il rinnovo totale del parco rotabile. Entro il 2005 circoleranno solo treni nuovi o convogli interamente rinnovati, ai quali vanno aggiunti i “Taf” acquistati negli ultimi due anni e i 40 Minuetto, che entreranno a far parte del parco rotabile per le Olimpiadi invernali». Secondo Cgil, Cisl, Uil e Orsa, in attesa dell'entrata in funzione dei nuovi sistemi di sicurezza, le Fs dovrebbero garantire la presenza costante di due macchinisti alla guida dei treni. I sindacati hanno chiesto un intervento «politico», sollecitando Provincia e Regione a «farsi sentire» nei confronti delle Ferrovie, «perché, oltre ai problemi di carattere tecnico, si provveda anche ad un rafforzamento degli organici, in modo particolare dei macchinisti».






CUNEO-FOSSANO: Tre incidenti in dodici anni

Un mese fa, alle 7,19 del 13 settembre, poco distante dalla Stazione di Cuneo, due donne morivano nel deragliamento del treno «4441», proveniente da Torino: la capotreno, Anna Maria Matarese di Caraglio e Duilia Logli di Collegno, impiegata in questura. Quello di Madonna dell'Olmo è il terzo incidente in dodici anni sulla linea Cuneo-Fossano: il 10 gennaio ‘92, lo scontro tra convogli provenienti da Mondovì e da Cuneo causò una ventina di feriti. Sette anni dopo (16 aprile ‘99), il regionale delle 17,35 da Cuneo, diretto a Torino, uscì dai binari dopo aver superato lo scambio con la linea per Saluzzo.

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