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Data di pubblicazione:26/10/2004
Fonte:La Stampa edizione di Torino
Titolo dell’articolo:Pendolari in piedi per colpa della gita scolastica. Protesta sul Pinerolo-Torino
Testo dell’articolo:Nuovi disagi per i pendolari che utilizzano la linea ferroviaria Pinerolo-Torino. Chi è salito ieri mattina sul treno che parte alle 7,53 dalla stazione di Pinerolo ha avuto un brutta sorpresa: sui vetri di una della quattro carrozze erano stati piazzati i cartelli con la scritta «posti prenotati». I pendolari vedendo che la carrozza era libera li hanno occupati ugualmente, ma giunti a None si sono dovuti alzare per cedere il posto a due classi di bambini delle elementari che, accompagnati dalle maestre, avevano prenotato la carrozza ferroviaria per andare a Torino. In un attimo è nato il caos: i pendolari hanno ceduto il posto ai piccoli viaggiatori, dando vita ad una vivace protesta con il capotreno, lamentando il fatto che non era stata agganciata una carrozza in più. «La discussione ha avuto momenti vivaci- dice Barbara Montagna, 32 anni, una delle pendolari più infuriate - ci siamo lamentati con il capotreno, non volevamo che il treno ripartisse in quelle condizioni, eravamo tutti in piedi, sono state ignorate le principali norme di sicurezza». Ma tutto è stato inutile: ad un certo punto alcuni viaggiatori erano decisi a scendere sui binari per bloccare la linea. Il capotreno a quel punto li ha messi in guardia sulle conseguenze che quel gesto impulsivo avrebbe provocato: interruzione di pubblico servizio. La lite ormai era nell'aria, ma alla fine nessuno ha bloccato il treno e la protesta è rientrata, ma i mugugni sono rimasti. «Abbiamo deciso, giunti a Porta Nuova, con sei minuti di ritardo - continua a raccontare Barbara - di andare all'ufficio relazioni con pubblico, abbiamo spiegato l'accaduto, ma non ci hanno certo dato soddisfazione, si sono limitati a dirci di inoltrare un reclamo scritto». Ancora una volta un briciolo di programmazione in più sarebbe stato sufficiente per evitare questo ennesimo disagio: con l'aggiunta di un vagone, oppure utilizzando, come era stato fatto nei giorni scorsi, i convogli Taf, i treni ad alta frequenza che sono composti da due piani, si sarebbe risolto tutto. Aggiungono i pendolari: «I bambini delle elementari avevano diritto al loro posto prenotato in occasione di una gita d'istruzione, ma noi che paghiamo l'abbonamento tutto l'anno non abbiamo diritto a trovare il nostro posto prenotato?».

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