<< Notizia precedente - Clicca qui per chiudere questa finestra - Notizia successiva >>

Data di pubblicazione:27/10/2004
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:La Granda ricorda il disastro del ‘94
Testo dell’articolo:CLAVESANA - Riccardo Sobrino aveva solo 5 anni, quando la furia del Tanaro lo sorprese e travolse, mentre la nonna, Anna Maria Magliano, cercava di portarlo in salvo: fu albese la più giovane vittima dell’alluvione che, il 5 e 6 novembre ‘94, sconvolse la «Granda», lasciandosi alle spalle 29 morti e danni per centinaia di miliardi. Vittime trascinate via dal fango o inghiottite dal crollo dei ponti: come i sette «spariti» nel buio del ponte Maccagno, a Piozzo. Il piccolo Denis, che aveva 3 anni e mezzo, non ha più il papà. Livio Taricco, agricoltore di Narzole, morì il 5 novembre, dopo aver salvato uno sconosciuto: gli cedette il sedile del trattore, usato per liberarlo dalle acque, poi rimase aggrappato a un albero. Lo sconosciuto fu raggiunto in tempo, Taricco no: una medaglia d’oro al valore civile ricorda il suo sacrificio. Sono passati dieci anni da quei terribili giorni, in cui la rivolta della natura ridisegnò la geografia e le opere dell’uomo, lungo l’asta del Tanaro e le sue valli. Un anniversario che, completata la ricostruzione, induce ancora a riflettere su quanto occorra fare, perché il disastro non si ripeta: il Cuneese fu l’area più colpita (50 per cento del territorio, oltre 50 ponti crollati) e le ferite, pur rimarginate, non sono scomparse del tutto. «La Provincia ha speso oltre 70 milioni di euro per gli interventi sulle nostre strade, 1500 chilometri, e tante frane - ricorda l’ex assessore Marco Botto, che ha coordinato la ricostruzione -, ma senza la manutenzione si rischiano nuovi pericoli. E’ questa la battaglia da affrontare adesso». La ricostruzione secondo le norme antialluvione del ponte Catalana, a Ceva, è terminata solo il 18 settembre scorso.
Impressionante la mappa delle opere spazzate via o lesionate. Ponti a Ormea, Garessio, Bagnasco, Nucetto, Ceva, Bastia Mondovì, Clavesana, Farigliano, Piozzo, Pollenzo, Castino, Santo Stefano Belbo, Monesiglio (i militari ripristinarono il passaggio già il 19 novembre, a tempo di record), Cortemilia, Alba. Asili e scuole, case di riposo (la «Ottolenghi» di Alba fu allagata), impianti sportivi, edifici pubblici. Aziende come la Lepetit a Garessio, l’Uvex Cagi a Ceva, ad Alba la Miroglio e la Ferrero (la cui sirena, alle 22 del 5 novembre, avvertì la città dell’onda di piena): dipendenti e volontari spalarono senza sosta nella «fabbrica del cioccolato» per consentire, dopo appena un mese (il 2 dicembre) di riprendere l’attività. Non furono solo Tanaro, Rea, Talloria, Belbo, Bormida a devastare. Terra e fango scesero anche dalle colline: 492 frane censite nel solo territorio comunale di Alba. Profondi «graffi» dalla rocca di Barbaresco a Pianezzo di Dogliani, da Somano a Feisoglio, da Benevello a Lisio, da Torre Mondovì alla Val Casotto, dove sparì tutta la fondovalle, riaperta sei anni dopo. Non è stata, invece, ripristinata la ferrovia Ceva-Bra, sola infrastruttura non ricostruita: gli amministratori hanno scelto di usare i fondi per migliorare la strada. Pesante anche il bilancio dei danni ai privati: furono centinaia gli sfollati e si fece a gara perché i più potessero trascorrere a casa già il Natale ‘94.
Dieci anni dopo quella drammatica notte, la «Granda» ha «chiuso i conti» con l’alluvione, ma non dimentica. Lungo l’asta del Tanaro, i paesi ricorderanno chi non c’è più e tutti i «piccoli eroi» che, dalla furia del fiume e delle colline, liberarono edifici, salvarono vite e, pietosamente, restituirono ai loro cari le salme strappate dal fango. Come quelle di Giuseppe Bonino, 14 anni, recuperato il 3 marzo ‘95, e di Emiliano Rossano, 24 anni, di Pocapaglia, ritrovato 141 giorni dopo il disastro. Clavesana ha pianto 5 morti su 950 abitanti: anche Giuseppe Peisino e Lorenzo Monti, che stavano aiutando i vigili del fuoco. Dal 4 al 7 novembre saranno numerose le commemorazioni, che culmineranno con gli appuntamenti ad Alba e Clavesana.

<< Notizia precedente - Clicca qui per chiudere questa finestra - Notizia successiva >>




Per visualizzare una news, è sufficiente selezionarne il titolo nel riquadro qui sotto:

Visualizzatore news sviluppato dal Comitato spontaneo Pendolari Bra ed Alba - www.pendolaribra.it - www.pendolaribra.altervista.org - pendolaribra@tiscali.it