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Data di pubblicazione:10/11/2004
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:«Treni, intervengano le Procure»: la protesta dell’Avvocato dello Stato che ogni giorno viaggia da Cuneo a Torino. Pendolari esasperati: vagoni sporchi e porte ko
Testo dell’articolo:«Vagoni stracolmi, sporchi, scomodi, spesso con porte inagibili, costituiscono la regola. La velocità media dei treni è inferiore a 60 chilometri orari. A questo si aggiungono ritardi che si registrano quasi ogni giorno». Voci di pendolari sui treni tra Cuneo e Torino, a un mese dall'entrata in vigore del nuovo Memorario. Proteste che investono anche gli utenti della linea Bra-Torino, che denunciano da mesi i disservizi delle ferrovie. L’ultimo episodio risale a 10 giorni fa: alle 7 di mattina, tutti i passaggi a livello tra Bra e Sommariva sono andati in tilt, provocando ritardi superiori all'ora («anche 72 minuti», sostengono i viaggiatori) su tutti i treni verso il capoluogo regionale e alcune soppressioni. «Ormai le proteste di chi viaggia da Cuneo a Torino non si contano più», sostiene il cuneese Giancarlo Ferrero, avvocato distrettuale dello Stato per il Piemonte, e pendolare di quella linea. «A bordo dei convogli - spiega -, cresce l’esasperazione dei passeggeri ed è impossibile parlare con un responsabile. Inutile prendersela con ferrovieri. Sono vittime, non complici». Il treno in partenza alle 8,05 da Cuneo, «molto richiesto perché comodo», a Savigliano è già stracolmo. E i viaggiatori sono costretti a rimanere in piedi. «Nelle stazioni successive la confusione aumenta - racconta l’avvocato Ferrero -, senza che nessuno si preoccupi né del grave disagio né delle più elementari misure di sicurezza. C’è da chiedersi come mai, finora, gli organi preposti alla polizia ferroviaria, la polizia giudiziaria e persino le Procure della Repubblica non abbiamo svolto indagini e preso le opportune iniziative». Chi affronta quotidianamente trasferte in treno dal capoluogo della Granda a quello regionale è convinto che si tratti di «un fenomeno grave». «Ormai - conclude - si è andati ben oltre al peggior disservizio. La trasformazione delle Ferrovie dello Stato in società privata è stata un'operazione fallimentare». «La Cuneo-Torino è una tratta molto frequentata - risponde Mario Elia, dell'Ufficio Comunicazione di Trenitalia Piemonte -. Quel convoglio dispone di 500 posti a sedere e altrettanti in piedi su quattro carrozze, ma ha buoni indici di puntualità. Da alcuni mesi, stiamo affrontando le varie criticità sulla rete regionale e quindi anche in provincia di Cuneo. Da poco più di un anno, la puntualità è migliorata e ora tra Cuneo e Torino abbiamo indici superiori alla media europea: lo scorso ottobre, l’87 per cento dei treni è arrivato a Porta Nuova con un ritardo inferiore a 5 minuti». Periodicamente, i pendolari denunciano disservizi e problemi di sicurezza, ad esempio le porte dei convogli fuori uso. «Dalle segnalazioni alla Direzione regionale non risultano problemi di questo genere - dice Elia -. In stazione, ogni utente può rilasciare il proprio reclamo che viene recapitato direttamente alla direzione trasporto regionale. Con il contributo della Regione, abbiamo incrementato gli sforzi per potenziare treni e carrozze. Certamente, alcuni sono molto affollati ma la situazione ci risulta sostenibile. Nel 2004 entreranno in funzione 5 nuovi Minuetto, altri 35 tra il 2005 e 2006. Poi, arriveranno le carrozze doppio piano, quindi Taf sulle linee del Cuneese. Trenitalia ha avviato un restyling del materiale rotabile, con particolare attenzione alla manutenzione e alla pulizia delle carrozze». Tra un mese, il 13 dicembre, entrerà in funzione il nuovo Memorario. «Abbiamo cercato di rendere compatibili le esigenze di tutti gli utenti, con tavoli di concertazione ai quali hanno preso parte istituzioni, enti e comitati di pendolari. A metà dicembre, presenteremo un orario condiviso».

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