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Data di pubblicazione:18/11/2004
Fonte:Il Giornale del Piemonte
Titolo dell’articolo:Sulla linea Torino-Savona debutteranno gli Intercity
Testo dell’articolo:Nuovi collegamenti garantiti da corse Intercity fra Ventimiglia e Torino e da una coppia di treni che, partendo da Ceva e Cuneo, arrivino a Fossano unendosi in un solo convoglio destinato poi a concludere la propria corsa a Torino Porta Nuova. Potrebbero essere queste due, le soluzioni definitive per ovviare al problema ormai cronico del sovraffollamento delle carrozze che, ogni giorno, ospitano i pendolari che hanno necessità di spostarsi dal Cuneese verso il capoluogo regionale e viceversa. È quanto emerso dall’incontro che si è svolto a Mondovì, martedì sera, per iniziativa del consigliere regionale di Forza Italia Enrico Costa, che è anche presidente della commissione consiliare Trasporti.
Attorno allo stesso tavolo erano riuniti il responsabile commerciale della direzione regionale di Trenitalia, Silvano Roggero, il sindaco di Mondovì, Aldo Rabbia, il primo cittadino di Ceva, Davide Alciati, l’assessore ai Trasporti di San Michele, Michele Ghierardi e il sindaco di Sale Langhe, Marco Ferrero. Non potevano mancare, ovviamente, i rappresentanti dei pendolari. Alcuni a nome dei viaggiatori raggruppati nella zona del Cebano, altri in riferimento alla zona di Mondovì. Proprio le due aree della provincia Granda che sono più di altre interessate dal passaggio della linea ferroviaria Torino-Savona, che da tempo attende una nuova strategia di sviluppo. Tra i problemi principali, sicuramente quello legato al sovraffollamento dei vagoni, soprattutto negli orari in cui salgono sul treno i pendolari. Ma negli ultimi tempi, il problema maggiormente d’attualità è legato ai ritardi, a volte anche forti, causati dai lavori, tuttora in corso, effettuati in alcuni tratti del terreno su cui poggiano i binari. Trenitalia ha spiegato che si tratta di un male necessario, visto che si è cercato di concentrare al massimo degli interventi comunque inderogabili.
Il problema legato alla scarsa capienza, poi, ha rilanciato un tema da tempo sollevato proprio da Enrico Costa, che per la zona del Monregalese chiede corse più capillari (che fermino anche nelle stazioni più piccole), ma affiancate da altri collegamenti più veloci, che rispondano alle esigenze di chi deve spostarsi più in fretta. Due, come detto, le strade che sembrano percorribili in questo senso. Da tempo si sono avviati gli studi da parte di Trenitalia per istituire dei collegamenti Intercity tra Torino e Ventimiglia. «Un tipo di trasporto che fino ad oggi non è mai stato applicato a questa linea - conferma Enrico Costa - e che sarà istituito in via sperimentale questa estate». Sul piatto della bilancia, però, anche i tempi di percorrenza da Ceva verso Torino. Giudicati ancora troppo lunghi. «Nel corso dell’anno si é ridotto di sei minuti il tempo del viaggio - dice Costa - ma sono stati chiesti altri sforzi per nuove modifiche. Tra le soluzioni possibili, è stata valutata la possibilità di eliminare, nella corsa del mattino, una fermata nei pressi di Torino. Ma la modifica va approfondita vagliando le possibili interferenze con altri convogli, soprattutto i treni merci». L’altra soluzione potrebbe essere quella di creare due Taf, treni ad alta frequentazione, che da Ceva e Cuneo si uniscano a Fossano e proseguano la corsa verso Torino Porta Nuova, limitando le fermate ai centri più importanti come Savigliano, Carmagnola e Torino Lingotto. Anche in questo caso, però, si ragiona ancora completamente nel campo delle ipotesi. Dall’incontro è emerso infatti che molte richieste di fermata arrivano anche dalla stazione di Moncalieri, a pochi chilometri da Torino. «Sono stati esposti in modo chiaro le criticità della linea - è il bilancio del presidente della commissione Trasporti - legate soprattutto alle percorrenze. Non è possibile che un luogo che prima dell’istituzione del Memoriario si raggiungeva in 50 minuti, adesso lo si raggiunga in un’ora e venti minuti». «L’insoddisfazione del territorio è ricorrente - conclude - e come politico non posso che farmene portavoce, auspicando che Trenitalia possa presto fornire delle soluzioni efficaci».
«Con gli intervenuti - ribatte Silvano Roggero - abbiamo verificato che alcune richieste sono già state soddisfatte. Valuteremo la possibilità di ulteriori modifiche già a partire dal prossimo orario invernale». Le parti si sono infatti ridate appuntamento tra qualche settimana. Prima, appunto, che entri in vigore il nuovo Memoriario, che dovrebbe essere attivo dal 13 dicembre.

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