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Data di pubblicazione:18/12/2004
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:La polizia sgombera un treno sovraffollato. L’altra sera a Porta Nuova dopo l’annullamento di alcuni convogli Pendolari sulla Torino-Cuneo esasperati: «Nessuno ci ha avvertiti»
Testo dell’articolo:CUNEO - Cinque giorni dopo il lancio del Memorario 3, ecco il primo guaio, sulla linea Torino-Savona: l’altra sera, centinaia di viaggiatori sono rimasti bloccati per ore su un treno fermo alla stazione di Porta Nuova a Torino. Le carrozze erano sovraffollate per la soppressione di altre partenze. Così, per far scendere alcune decine di persone e consentire al convoglio di ripartire, è dovuta intervenire la polizia ferroviaria. Flavia Risso, di Cuneo, era fra i passeggeri di quella linea. «Alle 19,25 di giovedì - racconta -, mi sono recata in stazione per prendere il treno delle 19,35. Sul tabellone era indicato un binario errato e il treno per Cuneo era fermo sulla linea per La Spezia. A bordo c’erano centinaia di passeggeri stipati perché, nel pomeriggio, erano state soppresse altre partenze». L’altoparlante della stazione è rimasto muto. Qualcuno ha iniziato a protestare contro il ritardo. «Ho raggiunto la sala macchine per chiedere spiegazioni ai ferrovieri - prosegue Flavia Risso -. Uno di loro mi ha risposto che il treno era troppo affollato e così non sarebbe mai partito. Nel frattempo è stato soppresso anche il convoglio delle 20,05, già annunciato in ritardo. La gente era esasperata. C’è chi è rimasto bloccato in stazione dalle 17,30 fino a sera». L’intervento degli agenti della polizia ferroviaria ha consentito di sfollare alcuni vagoni. Il treno è ripartito intorno alle 20,30. A Cuneo è arrivato oltre un’ora fuori orario. «Nessun passeggero sapeva cosa stesse accadendo - dice un altro testimone -. Mancano educazione e correttezza professionale». «A creare il disservizio è stato un guasto agli apparati di sicurezza sulla tratta tra San Giuseppe di Cairo e Savona - spiega Mario Elia, dell’Ufficio Comunicazione di Trenitalia -. Alcuni convogli sono stati soppressi, altri sostituiti con gli autobus. Un problema rientrato in un paio d’ore. Su migliaia di mezzi che circolano ogni giorno sulle rotaie piemontesi, un guaio ogni tanto può capitare. Ma il nuovo Memorario funziona». Introdotto un anno fa, in via sperimentale nel Piemonte Sud-Occidentale, da domenica scorsa l’orario «cadenzato» è stato esteso anche ad altre linee piemontesi, la Torino-Novara, la Chivasso-Casale-Alessandria e la Vercelli-Casale. Le novità riguardano anche i treni interregionali 2071 Torino-Milano e 2070 Milano-Torino che, con il nuovo orario, partono da Torino Porta Nuova alle 10,50 (anziché alle ore 11,15) e da Milano Centrale alle 9,18 (invece delle 9). Nuove corse sono state aggiunte anche nel resto della regione per venire incontro alle esigenze espresse da istituzioni e comitati di pendolari. Molto attivo è quello di Alba e Bra che sul proprio sito Internet (www.pendolaribra.altervista.org) raccoglie le lamentele degli utenti. Nei giorni scorsi, segnalati ritardi sulla Torino-Asti. I pendolari denunciano la soppressione di alcuni convogli per «assenza del materiale»: ieri sera sul diretto delle 18,45 Torino-Bra-Alba-Asti, giovedì sul Torino-Bra delle 18,10 e quotidianamente sul Cavallermaggiore-Asti delle 16,20. Ieri, è stato il primo giorno del Minuetto a Bra, con la coppia di treni 4525 Torino-Bra e 4530 Bra-Torino.

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