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Data di pubblicazione:21/12/2004
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:«Ancora ritardi sulla Bra-Torino»: si moltiplicano le proteste dei pendolari
Testo dell’articolo:Hanno atteso per venti minuti, al freddo, il treno del mattino in ritardo. È accaduto ieri sulla Bra-Torino, la tratta dove la scorsa settimana ha percorso i primi chilometri il nuovo «Minuetto» elettrico, l’unico finora in circolazione sulle linee piemontesi. Il convoglio 4512 delle 7,46 per Torino Lingotto, arrivato fuori orario di circa 20 minuti a Bra, è giunto al Lingotto in ritardo di 10 minuti: si tratta del medesimo treno che, in passato, i pendolari hanno chiesto di «prolungare» fino a Porta Nuova (alle 8,25). Perché, spiega chi viaggia, «nelle fasce orarie di punta attualmente esiste un solo treno da Bra, con capolinea a Porta Nuova, il “diretto” Asti-Alba-Bra-Torino». E non basta.
Anche questa settimana è iniziata all’insegna delle proteste. L’ultima provocazione è arrivata, ieri, dal sito del Comitato dei pendolari di Alba e Bra, che raccoglie in un forum le segnalazioni degli utenti. «Le ferrovie continuano a prenderci in giro - scrive Valerio, un pendolare albese -: partecipano agli incontri, promettono miglioramenti e poi i treni vengono soppressi senza motivo, le carrozze sono sporche e proseguono i ritardi. La situazione è diventata insostenibile. A gennaio, quando il controllore ce lo richiede, potremmo rifiutarci di esibire l’abbonamento». «È un’idea personale di chi l’ha scritta - spiega Andrea Sacco, webmaster del portale -. Probabilmente è condivisa da molti, ma non rappresenta la posizione ufficiale del comitato».
Gli attivisti continuano a segnalare treni soppressi a causa di «carenza di materiale». «Per quelli in partenza da Torino - prosegue Sacco - è difficile comprenderne il motivo. Per i convogli da Asti (treno 4577 Asti-Cavallermaggiore e il 4582 Cavallermaggiore-Asti), alcuni pendolari riferiscono che la motrice proviene da Acqui Terme come treno 4640, e spesso accusa ritardi anche in quella tratta». La colpa sembra essere dei «turni del materiale»: rappresentano tutti i servizi che un convoglio svolge in una giornata. In alcuni casi, sarebbero stati allestiti senza tener conto dei tempi effettivi di percorrenza. I pedolari continuano a sollecitare modifiche al «Memorario». Le richieste riguardano diverse linee, a partire da Cuneo-Torino e Torino-Savona. Nel Braidese e Albese, si reclama l’anticipo di 8 minuti del treno 4528 da Bra delle 16,32, l’introduzione di una fermata a Neive del «10262» e l’istituzione di un bus nei giorni lavorativi tra Cavallermaggiore e Alba, con partenza alle 21,17, come nel vecchio orario. Intanto le Ferrovie comunicano che domani sarà l’ultimo giorno di soppressione per il treno 4442 (Cuneo-Porta Nuova delle 4,35): dal 14 dicembre, nel tratto Cuneo-Fossano, i passeggeri erano costretti a utilizzare il bus sostitutivo per lavori di adeguamento della tratta.

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