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Data di pubblicazione:24/12/2004
Fonte:La Stampa edizione di Alessandria
Titolo dell’articolo:Casale Monferrato: le Fs promettono treni puntuali
Testo dell’articolo:CASALE MONFERRATO - Regalo di Natale per i pendolari di Casale con l’impegno da parte dei dirigenti della Divisione trasporti di Trenitalia, Aldo Pavanello e Francesco Fratarcangelo, di migliorare la puntualità di arrivi e partenze dei treni. Oltre a questo, miglioramento del materiale rotabile che man mano dovrebbe essere sostituito, fino a un cambio totale in concomitanza con l’introduzione degli orari estivi. Impegni presi in una riunione affollata di pendolari di tutte le tratte e organizzata ieri dall’assessore ai Trasporti, Riccardo Coppo, e preceduta da un’altra analoga con i presidi delle scuole (rappresentati Ial, Artusi, Leardi, Sobrero e i licei). Da parte delle scuole, che s’impegnano ad avere orari più omogenei, si chiede di ricalibrare le partenze per evitare che gli studenti rimangano troppe ore fuori casa. Problematica soprattutto la situazione degli studenti di Crescentino che sono in piedi dalle 6 del mattino e fino alle 15 non riescono a tornare a casa. I problemi, secondo Pavanello, potrebbero essere risolti sulla linea per Mortara, mentre qualche difficoltà in più si presenterebbe sulla linea per Chivasso. Molte e purtroppo non nuove le lamentele dei pendolari, soprattutto su treni mai in orario, che quindi non consentono di prendere coincidenze, rilevate soprattutto da Roberto Rossi sulla Casale-Vercelli per le coincidenze per Milano o da Giuliano Ghirardi e Paolo Robbiano sulla Casale-Alessandria. L’altro grosso nodo è rappresentato dal ponte accanto a via del Gazometro, che, urtato da un mezzo pesante, obbliga i treni che lo attraversano a procedere a 10 chilometri all’ora. Anche su questo problema i dirigenti Trenitalia si sono presi l’impegno di verificare la necessità di un collaudo per risolvere il problema. L’altra questione, sottolineata soprattutto dall’assessore Riccardo Coppo, è l’informazione ai viaggiatori, «che devono essere trattati come persone e non come pacchi».

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