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Data di pubblicazione:05/01/2005
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:I lavoratori denunciano «condizioni pesanti», viaggiatori esasperati da mesi di difficoltà: lunedì sciopero regionale: caos nei trasporti
Testo dell’articolo:CUNEO - Il 10 gennaio sarà un «lunedì nero» per i pendolari dei treni piemontesi. Da mesi protestano contro disservizi e ritardi dei convogli e lamentano i disagi dopo l’entrata in vigore del nuovo Memorario. Fra cinque giorni si troveranno a fare i conti con il primo sciopero dell’anno che coinvolgerà tutti i lavoratori della Direzione Trasporto regionale delle Ferrovie. L’agitazione, di otto ore, è stata confermata ieri. I ferrovieri si fermeranno «per denunciare le condizioni di lavoro pesanti, aggravate dalla continua diminuzione del personale». Una protesta indetta dalle segreterie regionali di Filt, Fit, Uilt, Sma, Ugl e Orsa. «Gli utenti - spiegano i ferrovieri - hanno diritto a un servizio migliore, treni puliti e puntuali. Anche noi abbiamo perso la pazienza». Lunedì, il personale d’esercizio non opererà dalle 9 alle 17, mentre quello degli uffici e degli impianti fissi per l’intera giornata di lavoro. I pendolari temono il caos. Sono esasperati da mesi di difficoltà. Come se non bastasse, la mobilitazione dei ferrovieri cade proprio nel giorno in cui è atteso il grande rientro dopo le festività, che interesserà uffici, fabbriche e scuole. Lo sciopero rischia di mettere in crisi un sistema afflitto da numerosi limiti strutturali. Da dicembre, nel Novarese i problemi sono legati al nuovo passante ferroviario di Milano: da Novara verso il capoluogo lombardo parte un treno ogni mezz’ora, 64 corse al giorno, ma tra Rho e Milano Certosa arrivano i convogli da tutto il Piemonte e dalla Lombardia occidentale, Varese e Pavia, e si crea un «imbuto». Le linee sono rimaste due, e basta un piccolo ritardo per mandare in tilt l’intera rete. La tratta è la «maglia nera» per i ritardi e per i convogli soppressi e non sostituiti: già a ottobre 2004 oltre il 10 per cento delle corse erano fuori orario. A metà dicembre, un convoglio impiegò 6 ore e mezza per percorrere i 35 chilometri da Milano a Novara. Lunedì, soltanto verso la Lombardia, su quella tratta torneranno a muoversi circa 6 mila viaggiatori. Anche le linee minori Novara-Romagnano-Varallo, e Novara-Borgomanero-Domodossola lamentano ritardi e perdita coincidenze. Guai che interessano anche la Milano-Arona-Domodossola. A Novara mancano una trentina di macchinisti e un centinaio di dipendenti su tutta la stazione. Forti lamentele anche dal Cuneese. I pendolari di Alba e Bra chiedono di incrementare i collegamenti tra le zone turistiche delle Langhe e le città di Cuneo e Torino. Il Comitato locale dei viaggiatori è al lavoro per preparare gli orari ferroviari 2006, che migliorano ulteriormente quelli in vigore, e sottoporli a Trenitalia a febbraio. Si possono consultare sul sito dell’associazione (http://www.pendolaribra.altervista.org): fino al 15 gennaio è possibile inviare proposte e suggerimenti. Nella Granda protestano contro i disservizi anche i passeggeri della Asti-Alba-Torino, quelli che dalla stazione sciistica di Limone devono raggiungere Cuneo. E pure per i pendolari della Cuneo-Torino non mancano i problemi quotidiani.

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