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Data di pubblicazione:12/01/2005
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:Disastro di Bologna come a Cuneo: il binario unico e un semaforo non visto
Testo dell’articolo:Il nodo è sempre quello: c’è bisogno di maggiore sicurezza per chi viaggia in treno. Dopo l’incidente nel Bolognese costato la vita a 17 passeggeri, i ferrovieri, che lunedì hanno scioperato 8 ore bloccando tutte le rotaie piemontesi, tornano a chiedere a Regione e Trenitalia il rispetto delle promesse fatte all’indomani della tragedia ferroviaria di Cuneo. Il 13 settembre scorso, nel deragliamento del convoglio del mattino proveniente da Torino, morirono due donne. Una sciagura, quella avvenuta a Madonna dell’Olmo, che presenta numerose analogie con il drammatico incidente di Crevalcore di Bolognina avvenuto venerdì scorso. Entrambe le linee, la Torino-Cuneo e la Bologna-Verona, sono a binario unico e funzionano con lo stesso sistema di avanzamento, che è basato su segnali luminosi. «Nel Cuneese come in Emilia - spiega Luca Bosio della Fit-Cisl -, a bordo del treno c’erano solo il macchinista e il capotreno. E sulle due tratte non è presente il sistema che provvede alla frenatura automatica dei convogli in caso di superamento delle velocità consentite o di mancato rispetto dei segnali di marcia (in sigla Scmt)». A ottobre 2004, la Regione annunciò che la tecnologia sarebbe stata installata su tutta la rete piemontese entro la fine del 2005, partendo proprio dalla provincia di Cuneo. «Invece - prosegue Bosio -, tranne alcuni interventi di manutenzione ordinaria, tutto è rimasto come prima. Non vuol dire che le nostre linee non siano sicure, ma con il sistema di frenatura automatica sarebbe possibile prevenire anche le conseguenze di un errore umano». «Saremo i primi in Italia ad avere l’Scmt - risponde l’assessore regionale ai Trasporti William Casoni -. Per le Olimpiadi arriverà sull’80% della rete piemontese. Entro fine mese, Rfi comunicherà lo stato di avanzamento dei lavori. Ad aumentare la sicurezza della Cuneo-Torino ci sarà anche il raddoppio della Cuneo-Fossano, già finanziato fino a Centallo». «In provincia - sostiene Andrea Sacco, del Comitato pendolari di Alba e Bra -, saranno pochissime le linee che verranno attrezzate con il nuovo sistema Scmt. Per scelta di Rfi e Trenitalia, l’Scmt non verrà mai installato sulle tratte a trazione diesel. Sul sito Internet di Rete ferroviaria italiana è pubblicato il grafico delle futura estensione della Scmt in Italia. Nella cartina non risulta prevista l’introduzione del sistema nella Granda. Sulla Torino-Fossano sarà limitata alla tratta Torino-Carmagnola. «Scontiamo anni di investimenti sbagliati - dice il consigliere regionale della Lega Claudio Dutto, vice presidente della Commissione regionale Trasporti -. Ne è un esempio, l’Alta velocità Roma-Napoli, dove i treni potranno raggiungere i 300 chilometri orari. Il risultato è che oggi la Roma-Napoli può contare su ben sei binari, altre tratte, invece, come la Bologna-Verona, la Genova-Ventimiglia e la Torino-Cuneo sono ancora a binario unico».

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