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Data di pubblicazione:12/01/2005
Fonte:Il Secolo XIX
Titolo dell’articolo:NOVI LIGURE: venerdì fissato un confronto con i funzionari di Trenitalia
Testo dell’articolo:Novi Ligure - Gli “Stati Generali” dei pendolari novesi si riuniranno venerdì 14 gennaio, alle 21, nel salone di rappresentanza del Comune, in via Paolo Giacometti 22. All’introduzione del presidente, Riccardo Leardi, che da anni è il portavoce della gente che viaggia, seguiranno l’esame dell’orario invernale, l’analisi dei disservizi, le proposte che i presenti faranno per migliorare un servizio che lascia molto a desiderare.
Un lungo cahier de doléances sarà presentato in questa occasione agli amministratori locali e provinciali, ai parlamentari della zona, ai funzionari di Trenitalia. «L’incontro che ogni anno organizziamo per discutere sui nostri problemi dovrebbe portare a qualche risultato positivo - dice Leardi - ma, dati alla mano, il servizio non migliora. I pendolari devono sopportare sempre grandi disagi per cui alla protesta in molti è subentrata la rassegnazione in quanto, nonostante le nostre indicazioni e i nostri suggerimenti, la situazione non cambia». Leardi, comunque, non si dà per vinto e continua la sua battaglia, anche se gli sembra «di combattere contro i mulini a vento».
«La scorsa settimana abbiamo assommato quattro ore di ritardo nelle varie tratte per Genova, mezz’ora al giorno - dice Leardi - Non si sa più che treno prendere per arrivare puntuali al lavoro o allo studio». Disagi notevoli, quindi, che dovrebbero essere eliminati, ma le proteste dei pendolari, almeno per ora, restano lettera morta, nonostante le garanzie dei responsabili di Trenitalia che sostengono che tutte le prestazioni sono migliorate e che i ritardi “sono un fatto fisiologico su tutta la rete italiana”.
L’Associazione novese pendolari, attiva da vent’anni, ha organizzato una serie di incontri con le amministrazioni locali, provinciali e regionali. E la Consulta provinciale dei trasporti, a livello regionale, ha fatto presente all’assessore regionale William Casoni che a Novi, considerato un nodo ferroviario importante, non si fermano gli Intercity e ci sono pochi treni sulla linea di Genova dalle 9,30 alle 12,30. «La tratta di Genova è mal servita in alcune fasce - dice Leardi - e la linea per Milano è quasi inesistente per cui quando si pianificano viaggi e trasferte, è necessario fare i conti con queste limitazioni».
Il bancino d’utenza del Novese comprende circa duemila pendolari che ogni giorno, per ragioni di studio o di lavoro, gravitano soprattutto su Genova, ma anche su Milano e Torino. «Le proteste per i disservizi - conclude Leardi - sono all’ordine del giorno e riguardano i ritardi, le mancate coincidenze, la pulizia, la sicurezza, la manutenzione».

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