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Data di pubblicazione:12/01/2005
Fonte:La Stampa edizione di Alessandria
Titolo dell’articolo:Novi, pendolari «tentati» dal blocco dei binari
Testo dell’articolo:La tentazione nei pendolari alessandrini e novesi è di cominciare ad occupare i binari anche nelle due stazioni da cui partono ogni mattina, proprio come è successo a Milano ieri, dove alla fine i pendolari hanno ottenuto l’impegno di Trenitalia ad apportare una serie di modifiche all’orario e la convocazione di un incontro urgente. «Se così si riescono ad ottenere le cose, allora anche noi potremmo pensare ad un’azione di forza» è il commento di molti. Riccardo Leardi, presidente dell’Apn, ha sempre preferito e preferisce seguire i canali tradizionali di dialogo con le Ferrovie ma l’episodio di Milano potrebbe anche fargli cambiare idea. «Noi stiamo tentando invano da mesi di avere un incontro con Rfi - dice Leardi -. Se questo è l’unico modo, ci faremo sentire. E’ assurdo: stanno invogliando la gente a utilizzare le maniere forti. La stessa cosa è già avvenuta a Tortona, dove si sono ottenute le fermate Intercity mentre Novi è sempre tagliata fuori. Sono davvero sconcertato». Ieri la protesta dei pendolari milanesi, per quanto riguarda la provincia, ha creato problemi soprattutto sulla linea per Voghera dove decine di viaggiatori hanno dovuto ricorrere al taxi per superare il blocco: gruppi di 4-5 persone si sono suddivisi la spesa salendo contemporaneamente su ogni singolo taxi. L’interruzione del servizio era cominciata alle 8,20 ed è durata fino a mezzogiorno; a quell’ora la maggior parte dei treni dei pendolari diretti a Milano e Torino, provenienti dalla provincia, era però già arrivata a destinazione e non ha creato grossi disagi. Però la situazione del sistema ferroviario è ormai al livello di guardia. «È significativo che il personale Fs abbia scioperato lunedì 10, non per esigenze contrattuali, ma per il miglioramento del servizio - dice Maite Manzi, pendolare novese della linea per Torino -. Il giorno dopo un gruppo di utenti ha occupato i binari, autopenalizzandosi, sempre per protestare per le inefficienze che coinvolgono soprattutto il trasporto locale». L’esasperazione crescente tra i pendolari è anche motivo a volte di attrito fra gli stessi viaggiatori. E’ il caso di quelli degli intercity Genova-Milano che ieri hanno salutato come «un’ottima risposta operativa» la decisione del personale Fs di far pagare i pendolari di un’interregionale soppresso e trasferiti su un Intercity della linea. Un commento che non è piaciuto ai passeggeri dell’interregionale e anche a Leardi. «Evidentemente considerano che chi non ha l’abbonamento Intercity per necessità o per scelta sia un passeggero di serie B - dice -. Ma gli “invasori” stavano subendo un danno indipendente dalla loro volontà. Facendo loro pagare il supplemento, il capotreno ha disatteso il regolamento di Trenitalia, secondo cui quando al ritardo di un treno viene a mancare la coincidenza con un altro convoglio o quando un treno è soppresso, i viaggiatori possono essere autorizzati ad utilizzare un treno immediatamente successivo per cui il biglietto non sarebbe valido, senza pagamento di alcun sovrapprezzo». Sul caos che coinvolge i pendolari, è stata promossa dal consigliere regionale Marco Botta un’interrogazione a Ghigo e Casoni per chidere l’impegno di Rfi e Trenitalia.

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